La prima Commissione del Consiglio Regionale della Calabria ha approvato oggi il testo della proposta di legge recante: ‘Modifica all’articolo 16 della legge regionale 26 aprile 2018, n. 9 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘Ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza) che interviene sulle norme in materia di contrasto al gioco d’azzardo.

Così come annunciato sono stati auditi diversi rappresentanti delle istituzioni e dell’industria del gioco legale.

Il Presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso (Lega Salvini), ha aperto i lavori comunicando che, a seguito del ritiro delle firme dalla proposta di legge modificativa della legge 9 del 2018, si è assunto l’onere di riaffrontare la problematica in Commissione attraverso la presentazione di una proposta emendativa.

Luciana De Francesco (Fratelli d’Italia) ha quindi precisato che si è ritenuto opportuno accettare tutte le richieste di audizione pervenute comunicando che l’emendamento prot. 26880 a firma Tavernise (M5S) era stato ritirato.

È stato quindi audito il dott. Giovanni Papasso, Presidente della riunione del Consiglio Regionale di Anci Calabria, accompagnato dal Segretario di ANCI Calabria Candia, in qualità di delegato ANCI Calabria che ottimamente espresso obiezioni, preoccupazioni e richieste dei Sindaci sulla vicenda.

Nello svolgere la sua relazione, Papasso ha rimarcato come, partendo da quanto deciso in passato anche per il Comune di Cassano, bisogna istituire degli orari (della durata massima di otto ore giornaliere e, in ogni caso, non oltre le ore 22:00) in cui le sale slot possono operare e delle distanze le une dalle altre (distanza minima di 300 metri (elevata a 500 metri per i comuni con più di 5.000 abitanti) degli esercizi commerciali rispetto ad una serie di “luoghi sensibili” quali scuole, centri di formazione, luoghi di culto, ospedali, impianti sportivi, luoghi di aggregazione giovanile, istituti di credito e sportelli bancomat, compro oro e stazioni ferroviarie). Decisioni necessarie per fare in modo che il fenomeno del gioco d’azzardo patologico non dilaghi.

Papasso ha espresso la necessità che la legge stabilisca distanze ed orari comuni per tutta la regione, al fine di evitare differenziazioni tra comuni confinanti.

Ha anche chiesto di riservare ai sindaci la possibilità di emettere eventualmente ed in caso di necessità provvedimenti più restrittivi. Mancuso lo ha rassicurato circa una modifica della norma in questo senso.

Di seguito è stato l’avv. Generoso Bloise, delegato da FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e ACADI (Associazione Concessionari di Giochi Pubblici). Quindi il dott. Vincenzo Granata, CONFAPI Calabria, l’avv. Francesco Badolato, CONFAPI Calabria e il dott. Roberto Gatto, Presidente C.R.E.A. Calabria APS (Coordinamento Regionale Enti Accreditati). E’ stata poi la volta del dott. Giovanni Pitrolo, Vicepresidente C.R.E.A. Calabria APS (Coordinamento Regionale Enti Accreditati) e del dott. Salvatore Barbieri, Presidente ASCOB (Associazione Nazionale Concessionari Bingo).

È intervenuto anche l’avv. Arturo Bova, già Consigliere regionale e già Presidente della Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa del Consiglio regionale. “Andrò a difendere la mia legge anti’ndrangheta “aveva detto- (e le norme in essa contenute per il contrasto all’usura, all’estorsione e al fenomeno della ludopatia (gioco patologico d’azzardo).

E’ stata poi la volta del consigliere Giuseppe Gelardi (Lega Salvini) che ha ritenuto di dover dare atto al consigliere Bova per il lavoro fatto “ma sono passati degli anni in cui si è pervenuti a proroghe a causa della restrittività della norma. Si cerca ora di salvaguardare il tessuto produttivo, dichiara. Ribadisce la circostanza che il gioco è regolamentato dallo Stato, ma che serva trovare un punto di incontro che contemperi le varie esigenze”. Con l’emendamento a sua firma si ritorna quindi ai presupposti di cui alla legge 9/2018, viene articolato l’orario e prevista la chiusura dalle ore 20,00 alle ore 09.00 dei locali destinati al gioco.

Per la consigliera Amalia Bruni (Misto) è significativo il fatto che il Presidente si sia svestito del ruolo di presidente per rivestire il ruolo di consigliere. La trattazione “si sviluppa su economia versus salute”, ha detto. “Di fatto si sta avallando una sanatoria. L’art. 2 svuota i sindaci delle loro competenze. La proposta ha notevoli ricadute sulla salute ed è un problema che preoccupa tutte le istituzioni preposte alla tutela della saluta. Ho chiesto per ben due volte che la problematica venisse affrontata in una seduta congiunta con la commissione sanità”.

Il consigliere Michele Comito (Forza Italia) ha ribadito come gli ambiti di intervento siano distinti “una cosa è il gioco altra cosa sono le patologie connesse ad esso. Lo Stato dovrebbe intervenire per stabilire l’ambito di intervento. Il gioco vira verso il gioco online e deve essere riconosciuto e combattuto ancor più quando è associato ad altre forme di dipendenza. Accettabili i contributi tecnici da parte degli auditi, ma non le strumentalizzazioni”, ha concluso.

Il consigliere Ernesto Francesco Alecci (Partito Democratico) ha detto che “lo Stato antepone i vincoli di bilancio al diritto alla salute, a cascata il problema viene trasferito alle regioni che a loro volta lo riversano sui Comuni. L’aspetto positivo del gioco intravisto dal consigliere Comito non è ravvisabile nelle sale da gioco e, soprattutto nelle slot dove non esiste alcuna interazione e che, di fatto, allontanano anche dalle famiglie e dal mondo esterno. La distanza di 300 metri o 500 metri è ininfluente. Esiste anche una forma di “turismo” del gioco. L’argomento è importante e le influenze delle organizzazioni criminali incisive. Sui numeri emersi bisognerebbe pervenire ad un ulteriore approfondimento. La Calabria potrebbe essere la prima regione a legiferare in merito e dare un messaggio importante”.

Per il consigliere Comito (Forza Italia) è evidente che il gioco possa diventare malsano e poco arricchente e che la ludopatia sia un problema mondiale, ma esistono situazioni che vanno trattate intervenendo sui singoli. Il proibizionismo rappresenta, comunque, un problema. Necessario riportare tutto nei giusti binari, senza strumentalizzazioni di sorta.

Posti ai voti gli articoli il subemendamento a firma Gelardi è stato accolto e quindi l’art.1, per come subemendato, anche questo accolto.

Il Presidente Mancuso ha posto ai voti la proposta nel suo complesso per come emendata. La Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza con autorizzazione al coordinamento formale. La pdl tornerà in Consiglio Regionale nella prossima seduta.

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