“Con l’approvazione del testo di legge che regolamenta il gioco d’azzardo, in linea con la legislazione nazionale e le normative delle altre Regioni e interrompendo la deplorevole prassi delle proroghe, abbiamo consegnato alla Calabria una legge organica, equa e necessaria”. Così in una nota il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso (nella foto). “Voglio ringraziare, per il prezioso contributo fornito, tutti i soggetti che, avendo voce in capitolo, sono stati auditi nella Commissione permanente coordinata dalla presidente Luciana De Francesco. Voglio ringraziare, altresì, mons. Fortunato Marrone, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova e presidente della Conferenza Episcopale Calabria per la disponibilità al confronto. Possiamo sostenere, a conclusione di un iter alquanto travagliato e sul presupposto che la salute, la libertà delle persone e la lotta alle dipendenze sono una sfida per tutta la comunità e non hanno colore politico, che è stato trovato il giusto equilibrio su una normativa che contempera tutti gli interessi in campo”, conclude Mancuso.

Di seguito il testo approvato:

Art. 1 (Modifiche all’articolo 16 della 1.r. 9/2018) 

1. All’articolo 16 della legge regionale 26 aprile 2018, n. 9 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘Ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza.), sono apportate le seguenti modifiche: a) il comma 2 è sostituito dal seguente: “2. Le sale da gioco, le sale scommesse degli esercizi pubblici e commerciali, dei circoli privati e di tutti i locali pubblici o aperti al pubblico e delle rivendite di generi di monopolio in cui sono presenti o comunque accessibili le forme di gioco a rischio di sviluppare dipendenza previste dalla normativa vigente osservano la chiusura dalle ore 24.00 alle ore 09.00 (e dalle 12,30 alle 14,30). Il mancato rispetto delle limitazioni all’orario dell’esercizio del gioco di cui al presente comma è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500,00 a euro 1.500,00 per ogni apparecchio per il gioco di cui all’articolo 110, comma 6, del r.d. 773/1931. b) al comma 3 sono apportate le seguenti modifiche: 1) le parole:”, commi 6 e 7″ sono sostituite dalle seguenti: “, comma 6″; c) ai commi 4, 5 e 8 le parole:”, commi 6 e 7″ sono sostituite dalle seguenti: “, comma 6”; d) Il comma 13 della l.r. n. 9/2018 è sostituito dal seguente: “13. Le disposizioni previste dai commi 3 e 4 del presente articolo si applicano alle concessioni per le sale da gioco, per le rivendite di generi di monopolio, per le sale scommesse e per ogni altro locale autorizzato alla raccolta di gioco, rilasciate successivamente alla data del 03 maggio 2018.” e) il comma 14 è abrogato.

Art. 2 (Clausola di invarianza finanziaria) 1. Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale. 

Art. 3 (Entrata in vigore) 1. La presente legge entra in vigore il primo gennaio 2023.  

Di seguito il dibattito in consiglio regionale:

MANCUSO Filippo, Presidente del Consiglio regionale

Illustra il provvedimento che mira a normare l’esercizio del gioco e, ricordato come sia stato ampiamente dibattuto, dichiara di aver condiviso il rinvio avvenuto nella precedente seduta, atteso che ciò ha consentito di procedere in Commissione alle audizioni di ANCI e delle associazioni di settore, oltreché, personalmente, di confrontarsi con l’arcivescovo della diocesi Reggio Calabria – Bova. Ritiene, dunque, che la proposta sia ampiamente inclusiva di gran parte delle richieste avanzate dagli auditi e ricorda che il gioco è normato dalla legge dello Stato, permanendo in capo alla Regione soltanto una competenza residuale. In proposito, precisa che il testo adegua, in misura anche più restrittiva, la disciplina a quella già adottata da altre Regioni. Annuncia, quindi, che è stato presentato un emendamento, a firma del consigliere Graziano, che restringe ulteriormente gli orari di apertura delle sale gioco che non saranno devoluti ai sindaci ma stabiliti dalla legge. Riferisce, quindi, che le sale da gioco, con l’approvazione dell’emendamento, dovranno osservare la chiusura dalle 12,30 alle 14,30 e dalla mezzanotte alle 9 del mattino. Specifica, ancora, che le Regioni Lombardia, Puglia, Toscana, Emilia-Romagna, Abruzzo e Liguria non hanno regolamentato l’orario di apertura e chiusura delle sale da gioco. Ritiene, quindi, che la norma sia chiara e corretta e, aperta la discussione generale, invita i consiglieri a non svolgere interventi strumentali.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Chiede al Presidente del Consiglio che sulla proposta si voti per appello nominale affinché sia chiaro e trasparente il voto di ciascun consigliere, atteso che, a suo avviso, si tratta di una proposta fortemente impregnata di scelte di natura etica.

Ricordato come sia le associazioni, sia il volontariato si siano opposti alle modifiche proposte, ritiene che la Commissione sanità sarebbe stata quella maggiormente competente a discutere della proposta.

Nel merito della disciplina in essa contenuta, giudica insufficienti le ore complessive di chiusura e censura le scelte effettuate in materia di distanziometro. Stigmatizza poi l’esistenza di una connessione tra distanziometro e riduzione occupazionale, rilevando l’assenza di dati effettivi a sostegno di tale ipotesi. Ritiene, quindi, che le scelte della maggioranza siano dannose per la popolazione calabrese e ribadisce l’inosservanza del corretto iter legislativo per il quale la proposta avrebbe dovuto essere esaminata anche dalla Commissione sanità e dalla Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta e dell’illegalità diffusa.

Denuncia, infine, la capacità della proposta di aumentare la spesa sanitaria in relazione alle risorse da utilizzare per la cura delle nuove dipendenze. Censura, ancora, il silenzio del Presidente della Giunta regionale e ritiene, infine, che la proposta sia tesa a tutelare determinate lobbies.

COMITO Michele (Forza Italia)

Giudicato inopportuno polemizzare strumentalizzando la tematica, sottolinea la necessità di valutare nelle sedi opportune l’aspetto medico legato alle patologie che potrebbero scaturire in caso di dipendenza, stabilendo così interventi mirati, e annuncia che la tematica sarà affrontata nella Commissione sanità quando si discuterà di tutte le dipendenze.

Ricordato che il gioco d’azzardo è stato liberalizzato dallo Stato che ha competenza in materia, evidenzia come il gioco patologico sia un problema planetario e l’Italia è molto colpita da questo fenomeno. Sottolinea, poi, che il gioco d’azzardo si sta orientando verso la modalità on line pertanto reputa necessari interventi urgenti, soprattutto se associati ad altre dipendenze e riguardanti i giovani.

Conclude ribadendo che la Commissione sanità è disponibile ad affrontare la tematica su tutte le dipendenze.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Sottolineato che lo Stato antepone gli equilibri di bilancio alle necessità legate alla salute dei cittadini, riferisce di aver visitato alcune sale slot e di aver potuto così constatare atteggiamenti quasi patologici e la totale assenza di socializzazione.

Evidenziato che dietro tali attività vi sono altri interessi legati alla criminalità organizzata, invita i colleghi a riflettere poiché le sale slot non sono un luogo di ritrovo e di svago.

Auspica che una volta tanto la Calabria abbia l’ambizione di effettuare una scelta giusta e coraggiosa, quindi, chiede ai colleghi, senza nessuna strumentalizzazione, di modificare o respingere la norma che, a suo avviso, non produce nessun vantaggio.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Ricordato che già in altra seduta di Consiglio si era discusso sulla proroga al 31 dicembre 2024, concedendo poi la proroga fino al 31 dicembre 2022, reclama il merito delle opposizioni che, nella precedente seduta di Consiglio, ha impedito fosse approvato un testo, alla luce di quanto emerso, inopportuno senza apportarvi le dovute modifiche.

Apprezzati gli sforzi della maggioranza per giungere all’attuale risultato, sottolinea che l’emendamento del consigliere Gelardi di cui si discute l’approvazione è di identico contenuto di quello a sua firma e respinto in Commissione.

PRESIDENTE

Precisa che l’emendamento a firma del consigliere Tavernise non era di identico contenuto.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

A suo avviso, benché il suo emendamento fosse stato concordato nella Conferenza dei capigruppo, è stato respinto perché presentato da un consigliere di minoranza. Ciò nonostante, si dichiara parzialmente soddisfatto per i miglioramenti apportati al testo e voluti anche dal presidente Mancuso.

Sottolineato, infine, che sarebbe opportuno che le proposte presentate dall’opposizione, se utili ai calabresi, venissero valutate e considerate, annuncia il suo voto contrario alla proposta di legge.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Specificato che l’obiettivo della legge dovrebbe essere il contrasto delle ludopatie, evidenzia l’anomalia per cui sia necessario modificarla nonostante non sia ancora efficace. Ritiene, quindi, che le modifiche proposte siano in contrasto con la ratio della legge originaria. Osserva, poi, che l’articolato normativo della legge che si va a modificare era costruito in maniera congrua per ostacolare gli effetti negativi di tale attività.

Sottolinea, inoltre, che, come per altri ambiti (vendita di alcol e sigarette), le spese sostenute per trattare le patologie sono di gran lunga superiori agli introiti derivanti dalle sale gioco. Rimarca, infatti, che il problema delle ludopatie porta vantaggi a poche persone, mentre, per contro, si deve sostenere il danno che determinano nel tessuto familiare e sociale.

Ritiene, ancora, che gli emendamenti approntati non stravolgano positivamente la proposta di legge, avendo modificato la parte riguardante le competenze dei Sindaci, ma non avendo accolto quanto osservato dalla Conferenza episcopale calabrese e dal mondo dell’associazionismo.

Conclude definendo quella in discussione una legge “sbagliata” che tutela interessi lobbystici e danneggia il tessuto sociale calabrese.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Rimarcato che oggi si discute uno dei provvedimenti più contestati tra quelli proposti dalla maggioranza nell’attuale legislatura, manifesta dissenso, specificando che non si tratta di una presa di posizione demagogica ma di una valutazione politica che parte da una posizione molto distante dai contenuti della proposta di legge.

Osserva, inoltre, che lo stesso presidente Occhiuto ha consigliato alla propria maggioranza di porre attenzione alle raccomandazioni ricevute.

Rammenta, quindi, che la legge vigente prevedeva l’attivazione di un piano per contenere la diffusione e affrontare il fenomeno, mentre, con la modifica proposta, una parte della legge viene inapplicata e un’altra depotenziata.

Evidenziato, inoltre, che il provvedimento non ha accolto le obiezioni degli auditi, afferma che tali nuove disposizioni rischiano di aggravare la situazione e, per questa ragione, dichiara che il Partito Democratico esprimerà, tramite il proprio capogruppo, voto contrario e si attiverà per animare il dibattito sui territori.

GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)

Evidenziato che il progetto di legge ha vissuto un’elaborata gestazione e modifica e attualizza una legge importante per la Calabria, specifica che il testo è stato affidato alla Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta esclusivamente per il parere e non per l’esame di merito. Informa di aver, comunque, avanzato delle perplessità che lo hanno spinto a presentare degli emendamenti migliorativi, poi approvati in prima Commissione, e finalizzati a reinserire vincoli agli orari di chiusura, alleggerire la posizione dei Sindaci e ripristinare le distanze previste nel testo originario, consegnando oggi all’Aula un testo migliorato.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Censura il comportamento dell’”Istituzione” Consiglio regionale che, a suo avviso, non si è fermata a riflettere sull’appello lanciato dal mondo dell’associazionismo, dalla Conferenza episcopale calabrese, dai professionisti, mostrando delle debolezze. Rivolge, quindi, un appello all’Aula affinché blocchi l’approvazione della proposta di legge e accolga invece l’appello lanciato dalla Chiesa che conosce profondamente i drammi familiari. Invita, infine, come parte dell’opposizione, a riflettere sui drammi sociali che portano alla disperazione le famiglie.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Ritenuto che tutte le attività che creano dipendenza determinano fenomeni sociali allarmanti, inevitabilmente connessi al malaffare, reputa necessario non assumere un atteggiamento da falsi moralisti, ricordando che trattasi, comunque, di attività consentite dallo Stato.

Sottolineato come gli aspetti sociali di tali fenomeni debbano essere approfonditi in una sede diversa da quella legislativa, evidenzia come la disposizione in esame non sia mai entrata in vigore dal 2018.

Riconosciuta la diversità dei ruoli di maggioranza e opposizione, ricorda la mancata approvazione dell’emendamento del consigliere Tavernise, sottolineando come la modifica oggi proposta migliori il contenuto dell’emendamento di sua iniziativa.

Riferita, poi, la presentazione di un emendamento, a firma sua e del consigliere Comito, finalizzato a regolamentare la chiusura delle attività nella fascia oraria, a suo avviso più delicata, dell’uscita delle scuole, stigmatizza alcuni passaggi dell’intervento del consigliere Tavernise.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Riferito di essere stato sollecitato ad intervenire da alcuni interventi dell’opposizione, ricorda come il gioco legale costituisca per lo Stato un’entrata di 8 miliardi e mezzo di euro all’anno, rilevando la contraddizione rispetto agli interventi volti a limitarlo.

Sottolineato come la Calabria sia caratterizzata da un elevato tasso di povertà e da una pervicace presenza della criminalità organizzata, reputa necessario un livello di attenzione maggiore rispetto alle altre Regioni.

Ricordata la proposta formulata nella precedente seduta di Consiglio e accolta dal presidente Mancuso di riassegnare la proposta alla Commissione di merito, al fine di consentire lo svolgimento delle audizioni, reputa migliore il testo che è oggi all’esame dell’Aula, arricchito dalla presentazione dell’emendamento a firma del consigliere Graziano.

Ritenuta inapplicabile la proposta del consigliere Alecci di fare della Calabria una sorta di zona franca, per non incorrere nel rischio di essere tacciati di voler favorire il gioco illegale rispetto a quello legale, sottolinea di non essere intervenuto nella vicenda per non ledere le prerogative del Consiglio regionale.

Ritenute inopportune le censure rivolte nei confronti del presidente Mancuso, ne sottolinea il ruolo di garante svolto con equilibrio e serietà.

Sottolineato come la mancata garanzia del numero legale da parte dell’opposizione nella precedente seduta abbia consentito, di fatto, il miglioramento del testo, invita ad un maggior rispetto dei ruoli.

MANCUSO Filippo, Presidente del Consiglio regionale

Ritenuto doveroso puntualizzare, come, peraltro, fatto nella seduta della Commissione di merito, di intervenire ed essere intervenuto nel ruolo di consigliere regionale, rivendica il suo diritto di iniziativa legislativa, sottolineando di aver sempre svolto il ruolo di garante nei confronti della minoranza.

Sottolineato come molte delle Regioni che non hanno legiferato al riguardo siano a guida centro-sinistra, sottolinea l’inapplicabilità della retroattività della legge, invitando a prendere atto che trattasi di un’ottima legge.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Intervenendo per dichiarazione di voto, pur apprezzando le modifiche apportate al testo in discussione, comunica il suo voto contrario, non condividendo il metodo seguito della presentazione di emendamenti pochi minuti prima dell’approvazione.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Ribadisce il suo voto contrario ad una legge che, a suo avviso, consente alle sale slot di insistere di fronte ai luoghi sensibili, superando quanto dettato dalla legge del 2018.

Rivolge il suo apprezzamento per la consigliera Loizzo che in data odierna ha ribadito la sua contrarietà alla proposta in discussione, richiamando l’attuale maggioranza all’attenzione e alla chiarezza nonché alla spiegazione dei motivi di una proposta di legge che risulta pericolosa per i più fragili e che si scontra con gli intenti programmatici di chi rappresenta i cittadini.

Indi, chiede il ritiro della proposta.

LO SCHIAVO Antonio (Gruppo Misto)

Pur riscontrando la necessità di modificare la legge non ancora in vigore, ribadisce le sue perplessità tecniche e politiche rispetto alla proposta in discussione.

Ritenuti chiari gli intenti politici emersi e auspicando maggiore collaborazione, sottolinea la contrarietà a una proposta che si scontra con il pensiero più volte ribadito dall’opposizione.

COMITO Michele (Forza Italia)

Ribadisce la richiesta di voto unanime rivolta a tutti i consiglieri, all’insegna della trasparenza e ricorda che, ancora una volta, si crea confusione tra il gioco e la ludopatia che va trattata secondo le linee guida e interventi mirati.

Ricordato quanto fatto in Commissione e quanto emerso dalle audizioni, non ravvede ulteriori possibili interventi rispetto a quelli già previsti, indi annuncia il suo voto favorevole.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Riferisce che avrebbe auspicato un intervento più incisivo da parte del Presidente della Giunta regionale al fine di mettere in campo una legge veramente migliorativa per la Calabria.

Annunciando il suo voto contrario, invita a riflettere sugli aspetti e sui soggetti che ruotano intorno alla proposta, con particolare attenzione alla lotta alla criminalità organizzata e ai problemi di dipendenza che possono scaturire, richiamando in proposito il ruolo professionale svolto da qualche consigliere .

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Annuncia il suo voto favorevole e ammonisce il consigliere Alecci per i riferimenti personali ai consiglieri intervenuti.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Precisa che l’intento non era personale, bensì di opportunità politica.

PRESIDENTE

Passa all’esame dell’articolato e riferisce che all’articolo 1 è stato presentato l’emendamento, protocollo numero 29346, a firma del consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Illustra l’emendamento che regolamenta gli orari di apertura degli esercizi dove insistono i giochi al fine di tutelare gli esercenti.

Riferisce, altresì, che l’emendamento propone la chiusura degli esercizi dalle 12.30 alle 14.30.

Precisato che poche Regioni d’Italia abbiano previsto misure così importanti, reputa la legge eccellente.

PRESIDENTE

Registrato il voto favorevole della Giunta regionale, pone in votazione l’emendamento protocollo numero 29346 che è approvato e l’articolo 1 che è approvato per come emendato.

Pone in votazione gli articoli 2 e 3 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

Ribadito che la legge è in linea con la normativa nazionale e le normative delle altre Regioni, ritiene sia stata consegnata alla Calabria una legge organica, equa e necessaria.

Ringrazia i diversi soggetti auditi per il contributo e l’Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, per la sua disponibilità al confronto.

Sostiene, infine, che con la legge approvata si è trovato il giusto equilibrio degli interessi in campo.

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