“Questa proposta di legge ha un intento significativo e importante, si vogliono reinvestire le risorse che derivano dal gioco, che va disincentivato, in attività sportive per favorire il welfare sociale. Sulla data di partenza ovviamente si interverrà, anche perchè la proposta di legge è stata presentata a novembre 2022, per quello si faceva riferimento al primo gennaio 2023. Nel testo è stato scritto ‘a decorrere’ perchè si voleva trasmettere il senso di strutturalità e prospettiva che caratterizza il fondo. Penso che gli spunti emersi oggi in audizione possano essere ripresi nel testo della legge”.
Lo ha detto in Commissione Cultura della Camera Irene Manzi (PD-IDP), relatrice della proposta di legge Berruto (PD-IDP) sull’incremento delle aliquote dell’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse relativamente ad alcuni giochi e destinazione del gettito alla promozione dell’attività sportiva, al termine delle audizioni di Fabio Pagliara (presidente Fondazione Sportcity), Tiziano Pesce (presidente Unione italiana sport per tutti-Uisp), Michele Marchetti (direttore generale del Centro sportivo italiano-Csi) e Ciro Bisogno (presidente delle Polisportive giovanili salesiane-Pgs),
E’ quindi intervenuto il deputato Marco Perissa (FdI): “Il gettito derivante dai giochi è un tema rilevante ai fini della finanza pubblica. Visti i bisogni reali del sistema sportivo sarà importante replicare il sano principio che l’attuale ministro dell’Economia aveva introdotto nella prima parte della riforma dello sport inserita nella finanziaria del 2018, che ancora oggi porta benefici al sistema sportivo: quello che il sistema sportivo produce viene reinvestito nel sistema stesso. Con questa proposta di legge il principio a cui ho fatto riferimento e che io sostengo, viene allargato anche alle società di gioco. In generale va fatta maggiore chiarezza almeno sui principi che determineranno la destinazione delle risorse, serve poi più chiarezza sul target di riferimento. L’unica cosa che non mi sento di avallare è la narrazione attraverso la quale si dice che questa proposta di legge permetterà di coprire i costi della riforma del lavoro sportivo. Non lo vedo fattibile, soprattutto per una questione di tempi. I maggiori fondi che deriveranno da questa proposta di legge, nel caso venisse approvata, dovranno andare nella direzione dello sport di base e dell’attività motoria valorizzando le competenze degli attuali corpi intermedi. E’ una pdl che non ci sentiamo di sottoscrivere, ma saremo molto propositivi nella fase emendativa”.
La vicepresidente della Commissione Cultura della Camera, Valentina Grippo (A-IV-RE), ha aggiunto: “E’ chiaro che in questa legge, che sottoscriverò e sosterrò, c’è un elemento centrale che è quello di trovare le risorse per dare allo sport quello che serve per svolgere tutte le proprie funzioni”.