Verrà discussa il 22 marzo prossimo, presso la Commissione PETI del Parlamento Europeo , la petizione promossa da Eugenio Bernardi, come anticipato su queste pagine. La petizione si riferisce alla possibilità che il decreto relativo agli apparecchi da intrattenimento senza vincita in denaro possa violare la Direttiva Europea in materia di libera circolazione delle merci.
Si sottolinea che, in base alla nuova regola, giochi come calcio balilla, carambola, biliardi, flipper, freccette e attrazioni per bambini senza i premi in denaro sono soggetti a gravose certificazioni, come se fossero macchine con premi in denaro, cioè macchine di tipo AWP (per il suo acronimo in inglese, intrattenimento a premi) o slot machine o terminali di videolotterie. Il ricorrente descrive di seguito come l’ADM (Agenzia Italiana delle Dogane e dei Monopoli) ha riorganizzato il regime dei giochi senza premi in denaro e ha applicato le regole equivalenti a quelli delle macchine a premi in denaro e ha stabilito nuovi standard tecnici per la sua produzione, importazione, verifica e amministrazione.
Nel frattempo la Commissione ha anticipato alcuni dettagli circa la sua posizione in merito.
La Commissione ritiene che le decisioni amministrative descritte nella petizione stabiliscano una serie di norme tecniche e procedure autorizzative per la produzione, importazione, verifica e gestione di slot machine senza premi in denaro in entrata Spazi pubblici. Sulla base di una valutazione preliminare, decisioni amministrative descritte nella petizione potrebbe aver sollevato alcune preoccupazioni in merito ai principi della libera circolazione nel mercato unico dell’Unione, sanciti dal Articoli 34, 49 e 56 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE). La petizione sembra anche sollevare alcune preoccupazioni per quanto riguarda le disposizioni specifiche della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi. Tuttavia, la Commissione ricorda che, ai sensi del diritto dell’Unione, gli Stati membri i membri possono continuare a imporre restrizioni a tali norme in base a determinati condizioni. Possono giustificarli invocando un motivo imperativo di interesse generale, purché che non siano discriminatori e siano adeguati, necessari e proporzionati. Il carico del controllo dell’adeguatezza e della necessità della misura spetta allo Stato membro. Pertanto, i servizi della Commissione hanno chiesto informazioni alle autorità italiane sul ragionamento alla base di queste misure per valutare se sono conformi alle predette condizioni. Nel contesto di questo dialogo amministrativo, la Commissione ha ottenuto dalle autorità italiane le informazioni richieste sulle norme nazionali applicabile alle slot machine senza premi in denaro e continua a monitorare attentamente gli ultimi eventi. Nonostante l’esame della risposta delle autorità italiane sia ancora in corso, una valutazione preliminare non rivela alcuna prova che suggeriscono che la normativa italiana costituisca una restrizione sproporzionata. Secondo prove fornite dalle autorità italiane, le norme in questione sono giustificate da la necessità di tutelare la salute pubblica dei consumatori e dei minori e di evitare il elusione delle restrizioni nazionali applicabili alle slot machine. Le autorità italiane hanno inoltre adottato misure per ridurre al minimo gli oneri amministrativi a carico dei cittadini operatori economici del settore, ad esempio creando un elenco aggiornato annualmente di macchine per le quali il rischio di abuso è ridotto e che sono quindi esenti delle norme tecniche in questione.
La Commissione sottolinea che gli Stati membri dispongono di un ampio margine di discrezionalità nel disciplinare settori non armonizzati, a condizione che le misure cittadini che ne derivano non sono contrari al diritto dell’Unione. Per quanto riguarda l’aspetto tributario della questione sollevata nel ricorso, i servizi della Commissione hanno ricevuto il 13 giugno 2022 un reclamo sull’ISI (imposta sul attività di intrattenimento in Italia) presentata dallo stesso ricorrente. Attualmente si stanno valutando i nuovi elementi collocati a conoscenza in merito. La risposta delle autorità italiane e il recente reclamo presentato dalle stesse firmatario sono attualmente oggetto di valutazione da parte dei servizi della Commissione