Svizzera. Il Canton Ticino primeggia per la spesa in giochi: ogni ticinese spende 260 franchi l’anno

(Jamma) In Canton Ticino si spendono 87 milioni annui in lotterie, molto più che nel resto della Svizzera. Ben 260 franchi annui, è quanto, in media, spende ogni ticinese in Lotto, Euromillions, Sport Toto e lotterie varie. Una cifra superiore a quella nazionale, ferma a 195 franchi a testa.

La differenza è spiegabile da un lato con una maggiore propensione al gioco da parte dei ticinesi, dall’altra con l’afflusso di frontalieri, che spesso e volentieri tentano la chance anche da noi. Ad addentrarci nel tema, Giorgio Stanga, responsabile dell’ufficio cantonale che si occupa di lotterie e scommesse. Stanga spiega come il Cantone, sugli 87 milioni annui giocati dai suoi cittadini, ne veda tornare 20. Venti milioni che vengono suddivisi tra quattro fondi, il Fondo Swisslos (che serve a finanziare o sussidiare opere di beneficenza o di interesse generale), il Fondo Sport toto (destinato alla promozione dello sport), il Fondo Film Plus della Svizzera italiana (volto a favorire la produzione cinematografica indipendente) ed il Fondo gioco patologico (destinato a progetti nell’ambito della dipendenza dal gioco).

Un importo, quello di 20 milioni, che l’anno scorso ha fatto registrare una lieve flessione ma che negli anni si è mostrato in costante crescita. Vent’anni or sono, infatti, i fondi in questione potevano contare su circa 12 milioni di franchi annui.

Perché quello delle lotterie è un settore in grande fermento, dove in continuazione nascono nuove tendenze. Dopo il boom dell’Euromillions, si assiste ora, secondo Stanga, al fenomeno dei gratta e vinci. Sono invece quasi sparite le scommesse sportive, soprattutto a causa della concorrenza di operatori internazionali che offrono scommesse in rete. Scomesse che però, Stanga ricorda, non sono consentite in Svizzera. Nel nostro Paese tutte le scommesse, comprese quelle in rete, devono essere soggette a licenza. Per fare chiarezza in questo ambito è in preparazione una nuova legge federale: dovrebbe entrare in vigore nel 2018.

 

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