Scommesse sportive e proprietà intellettuale. Barnier (Comm. Eu): “ A breve, i risultati di uno studio sui diritti degli organizzatori di eventi sportivi”

(Jamma) Cosa si può fare per garantire che coloro che operano nell’organizzazione degli eventi sportivi possano ricevere una parte dei benefici finanziari derivanti dalle scommesse online? A chiederlo in Commissione europea a luglio era stato l’europarlamentare irlandese Liam Aylward, appartenente al gruppo Alde. A rispondere oggi alla domanda, Michel Barnier, Commissario al Mercato Interno che ha chiarito come “La Commissione ha riconosciuto nella sua Comunicazione “Sviluppo della dimensione europea dello sport” che gli attori della filiera dello sport sono posti continuamente di fronte a nuove sfide in relazione al persistere di profitti non autorizzati realizzati dalle attività di gioco d’azzardo.

 

Gli approcci normativi – ha detto – variano tra gli Stati membri nei settori relativi ai diritti di proprietà intellettuale e le attività di gioco d’azzardo, in particolare per quanto riguarda la portata dei diritti di proprietà intellettuale degli organizzatori di eventi sportivi. Nella sua Comunicazione “Verso un quadro europeo globale per il gioco d’azzardo online”, la Commissione ha esortato gli Stati membri a prendere in considerazione il finanziamento sostenibile delle misure di integrità dello sport.

Al fine di esplorare ulteriormente la natura e la portata dei diritti di proprietà in capo agli organizzatori di competizioni sportive, la Commissione ha avviato uno studio esterno i cui risultati sono attesi per la seconda metà del 2013. Lo scopo dello studio – ha concluso – è quello di fornire un’analisi completa delle questioni relative ai diritti degli organizzatori sportivi da un punto di vista europeo e per formulare suggerimenti sul fatto che è necessaria un’azione comunitaria per affrontare gli eventuali problemi riscontrati in questo senso”.

 

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