“Il meccanismo del regime concessorio, pur introducendo dei vincoli, avviene in modo non discriminatorio, garantendo che il settore mantenga un grado di concorrenza al proprio interno, evitando che emergano posizioni dominanti. Oggi è ragionevole ritenere che nel 2022 la spesa complessiva per il gioco sia tornata al di sopra di quella che c’era prima della pandemia. Ovviamente se la spesa cresce, crescono anche le entrate per l’erario. Questo è un settore caratterizzato da un livello di concentrazione piuttosto alto, infatti il fatturato delle prime 10 imprese è pari ai 2/3 del fatturato totale. Abbiamo individuato tre tipologie di giocatori: il 43% è animato da spirito ricreativo e in cerca di distrazioni, il 35% è attratto dall’incertezza dell’esito e dalla possibilità di una grande vincita, il 22% sovrastima la probabilità di vincita. Una piccola percentuale di giocatori considera il gioco come un modo rapido per fare soldi e/o recuperare le perdite (4%), questi sono soggetti che vanno ovviamente attenzionati. La spesa per il gioco illegale può essere stimata in 1,9 miliardi di euro. La percezione della diffusione del gioco illegale è molto alta tra la popolazione (84,1%), meno tra gli esercenti (60%). Per la maggior parte dei giocatori il gioco è un’attività di svago. Il settore è maturo, con un impatto economico rilevante. C’è una percentuale di giocatori inconsapevoli, ma è molto limitata rispetto al totale. Il regime di incentivazione e controllo realizzato con il sistema delle concessioni sembra aver funzionato bene. Ovviamente c’è sempre spazio per migliorare. Bisogna puntare sulla lotta all’illegalità, sulla consapevolezza dei giocatori e sulla stabilizzazione del quadro normativo. Entrando nel dettaglio, servono azioni per aumentare l’intensità della vigilanza ed è necessario rendere i consumatori più consapevoli dell’illegalità. Bisogna accrescere la capacità dei gestori di individuare comportamenti eccessivi ed è poi necessario coinvolgerli in modo tale che questi riescano a spingere i giocatori ad avere comportamenti consapevoli. In generale i concessionari oggi possono e devono svolgere un ruolo di interlocuzione attiva. Infine ricordiamo che è fondamentale evitare atteggiamenti proibizionistici”.

Lo ha detto Alberto Pozzolo (nella foto), dell’Osservatorio mercati regolati Luiss Business School, intervenendo presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica all’evento “Sostenibilità, responsabilità e legalità del gioco pubblico in Italia”, organizzato da Luiss Business School in collaborazione con Ipsos per presentare il secondo rapporto sul mercato del gioco in Italia.