Sono arrivati i primi risultati trimestrali per Gamenet dall’acquisizione delle attività B2C di Lottomatica

I ricavi del gruppo al 31 marzo sono diminuiti del 61% a 57 milioni di euro, le perdite ‘ante’ imposte sono state di 32,7 milioni di euro rispetto agli utili di 11,7 milioni di euro nel primo trimestre del 2020. L’EBITDA è sceso del 73,9% a 11,3 milioni di euro. Si tratta di dati su cui ha influito pesantemente il lockdow, fanno sapere dal  gruppo.

L’online ha rappresentato il 99,7% dei ricavi del gruppo a € 56,9 milioni e una crescita di oltre il 100% su base annua. L’EBITDA online è cresciuto del 65,2% a 21,2 milioni di euro e 45,1 milioni di euro nell’ambito della nuova struttura di Lottomatica che incorpora le macchine B2C di IGT acquisite quest’anno.

L’indebitamento finanziario netto è stato di 591,4 milioni di euro, un valore crescito di  7,5 volte a causa del lockdown. Il gruppo non ha intenzione di rifinanziare.

L’acquisizione della divisione macchine B2C di IGT per 950 milioni di euro è stata completata il 10 maggio e “crea uno dei maggiori operatori del settore in Europa con ricavi aggregati per il 2019 di 1,6 miliardi di euro e un EBITDA di 323 milioni di euro”, ha affermato l’ad  Guglielmo Angelozzi. L’operazione ha incrementato i volumi e la quota di Lottomatica in tutti i segmenti e “neutralizzando l’effetto COVID, si aggiunge diversificazione e si rafforza la nostra presenza online per renderci i numeri uno in Italia”. Il gruppo ha pianificato sinergie per 54 milioni di euro entro 24 mesi, l’implementazione è “a pieno regime”.

Le concessioni. Gli operatori italiani sperano di trovare una soluzione al problema dei rinnovi delle licenze di gioco, ha detto Angelozzi alla domanda sulla continua incertezza circa i rinnovi. Le concessioni sono valide per nove anni e gli operatori li pagano in anticipo su un periodo di tre anni per ripartire il costo. Ci sono state frequenti interazioni ‘dietro le quinte’ con l’autorità di regolamentazione e il ministero delle Finanze, ma finora non ci sono stati “aggiornamenti, approvazione di alcuna legge o decreto” a conferma dei rinnovi. Angelozzi ha detto che tutti gli stakeholder hanno riconosciuto che “doveva esserci un’estensione delle concessioni anche come compensazione degli effetti del lockdown”. Il governo, tuttavia, vuole includere qualsiasi decreto nella legislazione relativa al bilancio. 

“Le concessioni di scommesse dovevano essere assegnate nel 2016, ma nel 2021 si tratta ancora di pagare annualmente”, ha detto Angelozzi. “Le licenze delle macchine da gioco scadranno nel 2022, ma lo scenario è lo stesso delle scommesse”.

Alla domanda se Lottomatica e altri potessero essere coinvolti in grossi pagamenti anticipati, ha risposto: “Non possiamo saperlo, ma storicamente solo ciò non è accaduto e al momento non c’è un bando”.

La tassazione: con i punti vendita chiusi nell’ultimo anno, il governo italiano ha differito il pagamento delle tasse sul gioco, Gamenet pagherà rate previste da maggio a giugno a novembre-dicembre. Alla domanda sull’impatto dei pagamenti sul flusso di cassa, il CFO Mario Bruno ha affermato che l’importo totale per l’anno è stato fissato a 180 milioni di euro da pagare in sei rate, con “i prossimi 60 milioni di euro da pagare a novembre-dicembre”. Ciò avrà un impatto negativo sulla posizione di cassa dell’azienda, che sarà parzialmente compensata dalla riapertura delle attività per giugno e secondo trimestre dell’anno. Man mano che il lockdownsi si attenua , si prevede che Q3 e Q4 si baseranno sui miglioramenti del Q2, ha aggiunto Bruno.

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