Corea del Sud. Coprifuoco per il gioco on line

(Jamma) La Corea del Sud VS videogiochi, parte seconda. Uno dei paesi tecnologicamente più avanzati che conta milioni e milioni di utenti collegati online e possiede una delle più grandi comunità di videogiocatori del mondo, dopo la decisione, intervenuta l’anno scorso, di interrompere forzosamente l’utilizzo di RPG da mezzanotte alle sei del mattino per i giocatori minori di sedici anni, chiede collaborazione anche ai produttori di console per proibire il gioco online ai ragazzi più piccoli nelle ore notturne.

Lo scopo è tentare di debellare il fenomeno della dipendenza da gioco che sembra stia prendendo piede nel Sud-est asiatico. Il gioco online, particolarmente quello svolto in ore notturne, infatti sarebbe stato la causa di numerosi decessi in Corea del Sud. “Crediamo – ha dichiarato un funzionario del ministero, Jo Rin, che si occupa della proposta – che il disegno di legge sia necessario per garantire la loro salute e il diritto di riposare”.
Il problema sollevato dalle case produttrici, in particolare Sony e Microsoft, è che il tempo disponibile per mettersi in regola è davvero poco: la legge entrerà in vigore il 18 novembre e nessuno dei due colossi tecnologici è al momento pronto. Il problema principale è che entrambi prevedevano dei processi di registrazione abbastanza semplici e veloci, che non includevano strumenti di verifica dell’età dichiarata