Aperte a maggio 144 nuove partite Iva nel settore dei giochi e scommesse (+24% sul 2012)

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(Jamma) Sono 144 le nuove partite IVA aperte nel mese di maggio relative ad attività riguardanti lotterie, scommesse e case da gioco. +24,14% rispetto allo stesso periodo del 2012 mentre si registra una crescita del +10,77% rispetto ad aprile 2013. Lo rende noto il Dipartimento delle Finanze, Osservatorio sulle partite IVA sintetizzando i dati di marzo 2013.

 

Per quanto riguarda la situazione delle altre attività in generale, a maggio 2013 sono state aperte 46.402 partite Iva, con una flessione del 3,7% rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente.

La distribuzione per natura giuridica evidenzia che il 74,9% delle nuove partite iva riguarda le persone fisiche, mentre le società di capitali si attestano al 18,1%. Un dato, quest’ultimo, in aumento del 9,3% rispetto a maggio 2012 che pero’ non riesce a bilanciare la flessione delle altre forme giuridiche (in particolare delle società di persone che segnano il -24,1%). L’andamento e’ verosimilmente influenzato dalle recenti norme che facilitano la costituzione di società a responsabilità limitata.

Relativamente alla ripartizione territoriale delle nuove partite iva, il 41,8% e’ localizzato al Nord, il 23,2% al Centro ed il 34,9% al Sud ed Isole. Il confronto con lo stesso mese dello scorso anno mostra gli aumenti più sensibili per le province autonome di Bolzano (+7,6) e Trento (+9,1) oltre alle Marche (+7,3%). I decrementi più marcati si registrano in Piemonte (-9,8%), Liguria (-13,5%) e Sicilia (-12,0%).

Considerando il settore economico, al primo posto si conferma il commercio con il 23,8% del totale delle nuove aperture di partita iva, seguito dalle attività professionali (13,4%), agricoltura ed edilizia. Rispetto al corrispondente mese del 2012 la quasi totalità dei settori principali risulta in flessione. Si segnala il settore edilizio (-12,9%), che continua la sua fase negativa; in controtendenza è degno di nota il forte aumento (+94,5%) delle attività finanziarie/assicurative, trainate dalle “attività ausiliarie” .

Quanto alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sempre stabile, con i maschi cui appartiene il 64,1% di aperture di partite Iva. La metà delle aperture è dovuta a giovani fino a 35 anni ed un terzo alla classe 36-50 anni. Rispetto a maggio dell’anno precedente tutte le classi di età sono in flessione, in modo particolare quella fino a 35 anni (-6,5%), con la sola eccezione della classe oltre i 65 anni che mostra un aumento di aperture.

Nel mese di maggio, infine, 12.148 persone fisiche (pari al 26% del totale delle nuove aperture) hanno aderito al regime fiscale di vantaggio riservato ai giovani sotto i 35 anni, ai disoccupati ed ai lavoratori in mobilità, che per cinque anni limita l’imposta dovuta al 5% degli utili dichiarati, esonerando da Iva ed Irap.

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