Novantuno volte Piazza di Siena, tra arte, restauri, impegno verso la biodiversità al ritmo delle gesta sportive di cavalli e atleti impegnati nel concorso più bello al mondo. Piazza di Siena – uno degli appuntamenti sportivi (e glamour) di spicco nella fitta agenda di grandi eventi internazionali della Capitale – torna ad illuminare l’affresco planetario degli sport equestri con la 91esima edizione del Concorso ippico internazionale ufficiale di Roma – Master d’Inzeo, in programma sullo storico Ovale di Villa Borghese dal 22 al 26 maggio.

La prima giornata – mercoledì 22 – fa da ouverture alle quattro attesissime giornate di gara, alle quali il pubblico potrà assistere gratuitamente, così come da tradizione nelle ultime edizioni del concorso. Il programma sportivo sarà come sempre di altissimo livello e si svilupperà tra la storica piazza con l’Ovale verde più ammirato al mondo e l’impianto del Galoppatoio, riqualificato e reinterpretato non solo dal punto di vista sportivo grazie al progetto di FISE e Sport e Salute.

Ma il concorso ippico di Piazza di Siena non è soltanto un grande evento sportivo o, come si dice, la ‘Wimbledon degli sport equestri’. È molto di più. È un modello virtuoso e simbiotico nel quale l’evento stesso e il luogo che lo ospita, Villa Borghese, traggono beneficio l’uno dall’altro. A renderlo tangibile è l’impegno di Sport e Salute nell’opera di manutenzione annuale dell’area – intesa come verde orizzontale, interventi in alcune aree specifiche e su alcune opere murarie – e in quanto realizzato dal 2018 a oggi dagli organizzatori FISE e Sport e Salute spaziando tra arte, cultura, biodiversità, sensibilizzazione sociale, ambientale, climatica. Il tutto attraverso azioni dirette o simboliche tese a sfruttare la potente amplificazione dei grandi eventi sportivi.

DALLE  ‘SENTINELLE DELL’ETERNITA’  DELLA VALLE DEI PLATANI AL MANTO ERBOSO E L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE

È il caso dell’ampliamento dello storico Ovale sul quale si disputa il Concorso Ippico: riportato alle origini con il ripristino del manto erboso in luogo della sabbia silicea nel 2018, è stato recentemente ampliato con 4mila metri di tappeto verde, operazione che rappresenta un messaggio forte non solo dal punto di vista bioarchitettonico. La rimozione definitiva della staccionata che circonda l’Ovale – in virtù del via libera delle istituzioni preposte – vuole essere un messaggio verso l’inclusione e l’abbattimento di ogni barriera sociale, culturale, psicologica e divisiva. Un’ulteriore metafora che trova il suo naturale simbolismo negli sport equestri, dove saltare un ostacolo – e quindi una barriera – è azione cruciale verso il risultato sportivo. L’impegno verso la biodiversità e la salvaguardia del polmone naturale del pianeta in una città come Roma – la Capitale non ha eguali al mondo, non solo per bellezze storico-archeologico, paesaggistiche ed architettoniche ma anche per estensione e varietà del verde, che rappresenta il 67% del territorio comunale in virtù di 85mila ettari sui 129 mila totali – per l’edizione 2024 del Concorso di Piazza di Siena si è snodata verso l’azione conservativa e migliorativa della Valle dei Platani, dove gli undici alberi del 600 definiti romanticamente ‘Sentinelle dell’Eternità’ di Roma, e quelli più giovani sono stati sottoposti ad opera di ‘alleggerimento’ per garantire luce e corrette funzioni vitali. Il tutto, anche grazie a una nuova recinzione, una segnaletica divulgativa efficace e un impianto di irrigazione ad hoc.

IL VIAGGIO MUSEALE TRA DIPINTI E SCULTURE: AQUILINO IL ‘FIGLIO DEL VENTO’ E QUEL MISTERIOSO CAVALIERE ROMANO

Piazza di Siena è anche una ‘navicella museale’ che si apre alle grandi mostre d’arte nei musei di Villa Borghese e un ‘laboratorio’ di restauro che si rinnova ogni anno. Per la prima volta il Museo Pietro Canonica, collocato proprio di fronte al Casino dell’Orologio, ospita dal 22 maggio al 15 settembre 2024 la mostra curata da Sandro Santolini ‘Questo è Aquilino figlio del vento’, nella quale saranno esposti i ritratti dei cavalli Rospigliosi dalle collezioni capitoline, composta da una serie di tele del pittore tedesco Johan Reder, alle quali si aggiunge un dipinto di Paolo Monaldi, che ritraggono i celebri cavalli di Camillo Rospigliosi. Una mostra promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con FISE e Sport e Salute e Servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Il Concorso di Piazza di Siena sarà anche dimora di un rilievo scultoreo – ‘Il Rilievo del Cavaliere’ – della prima metà del II secolo d.C. che sarà esposto nel Casino dell’Orologio. Si tratta di un’opera che appartiene al nucleo seicentesco della Collezione Borghese, riassemblata e ripulita appositamente per l’occasione grazie alla collaborazione tra Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, FISE e Sport e Salute, e rappresenta un giovane cavaliere con corazza a squame e stivali decorati da leontè, che tiene con la mano destra le redini di un cavallo, raffigurato solo anteriormente, di profilo e nell’atto di incedere. La testa, rivolta verso il cavallo, pur essendo antica, apparteneva originariamente ad altra opera scultorea. Il tipo di corazza, la pregevolissima armatura del cavallo, le vestigia del cavaliere misterioso consentono di ipotizzare come ci si trovi di fronte a figura di altissimo rango, alimentando il mistero sulla sua identità, fino all’ipotesi più suggestiva secondo la quale potrebbe trattarsi di una figura imperiale di spicco dell’epoca traianea-adrianea.

IL TEMPO, LA LUCE E LA MUSICA

Se la luce sui tetti di Roma è unica al mondo, lo è a maggior ragione quella che illumina Piazza di Siena. Una luce naturale che, filtrando tra gli alberi secolari e accarezzando opere artistiche e architettoniche, rende il Concorso di Piazza di Siena un pezzo unico dello sport mondiale. E quella luce contribuisce all’illusione del tempo che rallenta e torna indietro, in un viaggio a ritroso che ci riporta alle atmosfere degli anni ’20 quando tutto ebbe inizio, con un colpo d’occhio che gli organizzatori del Concorso hanno voluto ricreare dal punto dell’architettura progettuale.

E non poteva mancare la grande musica classica, nella giornata d’apertura, con il grande concerto dell’orchestra diretta dal Maestro Alvise Casellati organizzato da Intesa Sanpaolo che, pur privato, sarà gratuito – seguendo la filosofia del modello Piazza di Siena – per coloro che vorranno goderne dai gradoni delle antiche tribune dell’Ovale, restaurate nelle more del progetto proprio grazie al Concorso. Come sempre, il Concorso di Piazza di Siena sarà visibile gratuitamente per tutti coloro che vorranno, dalle antiche tribune e da diverse aree ‘green’ attorno all’Ovale. Nella giornata clou del Concorso di Piazza di Siena, nel tardo pomeriggio e al termine delle gare, il termometro dell’emozione salirà di nuovo grazie agli spettacolari Caroselli a cavallo del IV Reggimento Carabinieri, dei Lancieri di Montebello e dei ragazzi del San Raffaele Viterbo.