Ennesimo dissequestro di un centro BETUNIQ presso il Tribunale di Palmi

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(Jamma) La società Uniq Group Limited, titolare del marchio/sito web BetuniQ, rende noto che, in data odierna, il G.I.P. di Palmi ha accolto l’istanza dei legali della società, Avv. Domenico Neto e Avv. Valentina Tavilla, nonostante il PM avesse respinto la richiesta di dissequestro formulata in precedenza, ed ha disposto, con ordinanza motivata, l’immediata restituzione all’avente diritto dell’attrezzatura informatica sequestrata in data 03 Luglio 2013 dalla Guardia di Finanza di Gioia Tauro e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sede di Cosenza.

 

La motivazione evidenzia la peculiare posizione della società maltese, esclusa dalla recente gara  per l’affidamento in concessione di 2000 nuovi diritti per negozi di scommesse sportive in quanto, si legge nell’ordinanza, “si è ritenuto che la società non presentasse adeguate garanzie di solvibilità, le quali tuttavia non rientrano tra le ipotesi di ordine pubblico, di pubblica sicurezza e di sanità pubblica per le quali sarebbero legittime le maggiori restrizioni previste dalla normativa italiana rispetto a quella comunitaria”.

 

Tale situazione determina per il Giudice che “non integra il reato di cui  all’art. 4 della L. 401 del 1989 la raccolta di scommesse in assenza di licenza di pubblica sicurezza da parte di soggetto che operi in Italia per conto di operatore straniero cui la licenza sia stata negata per illegittima esclusione dai bandi di gara e/o mancata partecipazione a causa della non conformità, nell’interpretazione della Corte di Giustizia di CE, del regime concessorio interno, agli artt. 43 e 49 del Trattato CE”

 

La società Uniq Group, infatti, ha espressamente manifestato il proprio interesse a concorrere all’assegnazione dei diritti previsti dal recente bando, seppur consapevole della presenza all’interno dello stesso di requisiti immediatamente discriminatori e preclusivi all’accesso al mercato italiano. Pertanto, la Società ha prontamente depositato articolato ricorso avverso la nuova procedura di gara indetta dall’A.A.M.S. presso  il TAR del Lazio. Il ricorso è ad oggi ancora pendente essendo subentrato il motivo aggiunto dell’esclusione, anch’esso prontamente inserito tra le doglianze da parte del team legale della società maltese. A tal proposito si attende, a breve, la fissazione dell’udienza di merito.

 

La Società esprime piena soddisfazione per l’ennesimo riconoscimento della propria peculiare posizione e della legittimità dell’ operato dei centri ad essa collegati.

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