Corte d’Appello di Trento e giochi promozionali

25

(Jamma) – Il notevole interesse suscitato dalla Sentenza resa dalla Corte d’Appello di Trento in materia di gioco promozionale, ha riguardato anche il capo relativo alle spese di causa, che la Corte ha ritenuto di compensare, anziché porre a carico della parte soccombente, come generalmente avviene.

 

Ci risponde sul punto l’avv.Marco Ripamonti: “La Corte ha scelto la compensazione delle spese di lite in considerazione della novità della materia e, quindi, nonostante la soccombenza di AAMS sia in primo che in secondo grado, che in altra situazione avrebbe certamente consentito di gravare l’amministrazione delle spese del doppio grado. Colgo l’occasione, anche a scanso di equivoci, per esprimere la mia opinione in ordine alla nota di Lexgiochi pubblicata su Jamma in ordine alla vicenda. A tal proposito, reputo in primo luogo che la vicenda stessa vada inquadrata nella giusta chiave interpretativa. L’oggettiva circostanza che l’Avvocatura di Stato, in un giudizio civile, abbia attinto da Lexgiochi depositando agli atti il documento contemplante la tesi relativa al gioco promozionale svolta dal Coordinatore Scientifico, facendone propria argomentazione difensiva, si traduce, a mio avviso, in un evidente riconoscimento circa l’autorevolezza della Rivista e l’innegabile e valido contributo di essa in favore del Settore Giochi e Scommesse. Un titolo di vanto, quindi. Riconoscimento attestato anche dalla circostanza, del pari oggettiva, che lo stesso pezzo sia stato pubblicato sul portale di una importante Associazione di Settore. Il fatto, ben diverso, che la tesi giuridica svolta non sia stata ritenuta fondata in Diritto da parte della Corte è tutt’altra questione, che attiene al procedimento civile, in questo caso, ma che non toglie pregio all’impegno profuso nella elaborazione della tesi stessa e tantomeno alla Rivista. Chi elabora e divulga tesi giuridiche, del resto, ben sa che le tesi svolte potrebbero non essere condivise da tutti e, chiaramente, è ben consapevole di esporsi alle critiche (naturalmente in punta di Diritto) ed alle lodi. Ma ciò non toglie meritevolezza alcuna al lavoro svolto, sempre apprezzabile, sopratutto se ben argomentato e motivato”.

Articolo precedenteSisal-Lottomatica, matrimonio impossibile?
Articolo successivoSingapore. Calcioscommesse, smantellata organizzazione, arrestato anche il Dan al centro dello scandalo italiano