Bolzano. Mancata rimozione delle slot: il Tar concede la sospensiva mentre la linea dura del Comune non cambia

Cresce il fronte dei Comuni anti-slot, mentre il Tar prende tempo su ricorsi sospensioni licenze

 

(Jamma) Colpo di scena nel lungo braccio di ferro in corso da mesi tra Comune di Bolzano e baristi nella querelle per la rimozione delle slot machine dai bar. Lo scorso giovedì il presidente del Tar di Bolzano Hugo Demattio ha concesso la sospensiva, in attesa dell’udienza di merito che si terrà il prossimo 9 luglio, stabilendo che la revoca della licenza del bar, a fronte delle tre sanzioni inflitte dalla polizia municipale, per la mancata rimozione delle slot, è una punizione eccessiva.

«Mi auguro – ha dichiarato l’avvocato  Avolio, difensore dell’esercizio – che la concessione di questa sospensiva da parte del Tar induca il Comune a rivedere la sua strategia sulla rimozione dello slot. Per ora, pur senza entrare nel merito della questione, il presidente Demattio ha stabilito che la revoca della licenza del bar, a fronte delle tre sanzioni inflitte dalla polizia municipale, è una punizione eccessiva. Pertanto proseguire in questa direzione non avrebbe davvero alcun senso».

Avolio ha poi spiegato nel dettaglio per quale ragione per i baristi non è affatto semplice rimuovere le slot machine o semplicemente scollegarle dal circuito nazionale. «Innanzitutto gli esercenti si troverebbero a spostare, o comunque a decidere la sorte di un bene, che non è di loro proprietà ma dei noleggiatori. In secondo luogo le slot sono collegate ad un sistema nazionale sul quale vigila un ente di controllo per verificare che non vi siano infiltrazioni mafiose. Per il barista che stacca la spina potrebbe profilarsi, infine, anche l’accusa di peculato, perché all’interno delle slot machine ci sono parecchie monete e parte del guadagno va, come noto, allo Stato». Oscurare un «punto di raccolta del gioco» – come un bar con le slot – secondo l’avvocato «fa venire meno la tracciabilità, con tutte le possibili conseguenze per l’esercente, che deve dare comunicazione con un congruo anticipo persino quando stacca le slot per semplici interventi di manutenzione». Nelle prossime settimane davanti al Tar saranno trattati altri ricorsi pressoché identici a quello dell’esercizio in questione. Resta da capire se il Comune proseguirà o meno con la linea dura.

La risposta del Comune, però, non si è fatta attendere. Il  Vice Sindaco di Bolzano, Klaus Ladinser, sulla questione ha dichiarato: ‘La linea del Comune non subirà alcun arresto nella tutela delle categorie deboli dal rischio della dipendenza da gioco.

Il Tar di Bolzano con il decreto emesso per il  bar  “Beverly Hills” ha confermato espressamente che le slot vanno rimosse dai bar.
L’ordine di rimozione non è stato sospeso perchè “incide soltanto su un’attività accessoria dell’azienda della ricorrente”.
La sospensione provvisoria, fino alla data dell’udienza di camera di consiglio del 9.7.2013, attiene unicamente al provvedimento di chiusura dell’esercizo, ma non all’obbligo di togliere le macchinette da gioco. Se le slot non verranno rimosse, l’esercente dovrà pertanto essere segnalato all’Autorità giudiziaria”.