Viterbo: attestato di merito ai locali senza slot ma attenzione al gioco online e alle app

 

(Jamma) Anche il capoluogo della Tuscia vuole intraprendere la strada contro la ludopatia. Stamattina nella sala conferenze della Provincia di Viterbo sono stati consegnati gli attestati di riconoscimento ai tre imprenditori che hanno avuto il merito di non aver promosso il gioco all’interno del proprio esercizio commerciale.

A presiedere l’incontro del primo luglio 2013, l’assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Viterbo Paolo Bianchini. Hanno di seguito fatto intervento la dott.ssa Antonella Proietti, direttore del distretto AUSL di Viterbo, Luca Piras, sociologo della Provincia di Viterbo, la dott.ssa Anna Rita Giaccone, direttrice SerT della AUSL di Viterbo e, infine, Gianfranco Fragomeni, presidente dell’associazione Polis.

 

L’obiettivo, comunemente espresso nella conferenza, è curare le persone che affluiscono – sempre in numero maggiore, a detta della dott.ssa Giaccone – allo sportello del SerT, e garantire più serenità ai familiari dei malati che vengono coinvolti in un dramma, talvolta amplificato dall’inettitudine ma soprattutto dall’incapacità di chiedere aiuto a chi di competenza.

 

La coscienza civica, hanno comunque osservano i relatori, si è svegliata dopo l’emanazione del Decreto Balduzzi ed ha contribuito a sviluppare la consapevolezza tra i cittadini che la ludopatia sia una malattia vera e propria e non un vizio.

 

Sicuramente l’impegno, da parte degli esercenti, di chiudere le porte dei propri locali a slot machine e il rifiuto di fornire qualsiasi altro servizio di gioco è un passo simbolico in favore dei malati e delle rispettive famiglie, ma per contrastare l’insorgere di siffatte patologie, ha commentato l’assessore alle Politiche Sociale della Provincia Paolo Bianchini, è ancor più necessario focalizzarsi sulla gestione di potenziali problematiche di maggior portata, derivanti dalla possibilità di accedere ai giochi on line e tramite le applicazioni iOs e Android tanto in voga in particolar modo tra i giovanissimi.

 

Sabrina Cima