Vezzano sul Crostolo (RE) aderisce al manifesto no slot

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(Jamma) “Sottoscriviamo con convinzione il manifesto dei sindaci contro il gioco d’azzardo, un documento che impegna la nostra amministrazione comunale a mettere in campo interventi educativi e d’informazione, culturali e formativi per la prevenzione dalla dipendenza del gioco d’azzardo”.
Lo ha dichiarato Mauro Bigi, sindaco di Vezzano sul Crostolo. L’adesione al Manifesto votata nel consiglio comunale di fine giugno a Vezzano sul Crostolo ha anticipato di pochi giorni l’approvazione nell’assemblea legislativa della legge di contrasto al gioco d’azzardo.“Sono i sindaci i responsabili nei Comuni della salute dei cittadini, dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana e più in generale della promozione del benessere collettivo, ma in tema di gioco d’azzardo sono proprio i Sindaci ad essere privi degli strumenti per fronteggiare questa emergenza – prosegue il primo cittadino – Le persone più interessate al gioco sono le fasce più deboli e fragili della nostra società, chi ha una minore scolarizzazione, chi ha un lavoro più precario, ma giocano anche gli adolescenti e i bambini. La dipendenza dal gioco è una vera e propria malattia che compromette la salute fisica e psichica del giocatore, mettendo in difficoltà le relazioni personali a partire da quelle familiari; è quindi prima di tutto una questione socio-sanitaria”.

Il Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, elaborato all’interno delle iniziative della Scuola delle Buone Pratiche promossa da Terre di mezzo e Legautonomie, dimostra la necessità di interventi sia sul piano normativo che su quello educativo e culturale.

“Esprimiamo tutto il nostro sostegno e compiacimento per la recente approvazione della Legge regionale di contrasto al gioco d’azzardo, ma siamo anche consapevoli come non siano sufficienti una legge nazionale o regionale per risolvere il problema; – afferma Bigi – è solo attraverso un’azione sinergica tra amministrazioni, Asl, forze dell’ordine, scuola, parrocchie e privato sociale che è possibile attuare un’ampia azione informativa di contrasto a questa emergenza sociale tramite iniziative culturali e formative, attività di controllo e prevenzione finalizzate a recuperare i valori fondanti delle nostre società basati sul lavoro, sull’impegno e sui talenti”.

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