(Jamma) āAnche nel corso del 2012 si ĆØ riscontrata una maggiore attenzione verso gli obblighi di collaborazione attiva da parte dei gestori di giochi e scommesse (283 segnalazioni a fronte delle 130 del 2011)ā. Eā quanto si legge nel Rapporto annuale 2012 dellāUnitĆ di Informazione Finanziaria della Banca dāItalia. āNei primi mesi del 2013 ā si legge nel Rapporto ā sono ultimati gli approfondimenti condotti dallāUIF sulla base delle segnalazioni di operazioni sospette relative a tale settore, con la collaborazione della Guardia di Finanza e dellāAgenzia delle dogane e dei monopoli. La comunicazione dellā11 aprile 2013 prevede due schemi di comportamento anomalo connesso con lāoperativitĆ del settore dei giochi.
Ć possibile operare, anche ai fini di una migliore comprensione dello schema operativo e funzionale, una distinzione tra gli operatori che utilizzano la rete fisica e quelli che si servono delle reti on-line. Con riferimento allāoperativitĆ posta in essere da soggetti che si servono di rete fisica, le fattispecie piĆ¹ rilevanti osservate nelle segnalazioni pervenute concernono in prevalenza diverse forme di simulazione di attivitĆ di gioco, finalizzate a conferire una provenienza lecita a somme in contanti di origine sconosciuta. In tale ambito si conferma la prassi di acquistare in contanti fiches delle quali si richiede poi il cambio in assegni senza che sia stata posta in essere alcuna attivitĆ di gioco. Unāulteriore operativitĆ della specie si caratterizza per lāinserimento di denaro contante in slot machines a cui segue la richiesta di restituzione dellāimporto caricato nonostante non sia rilevabile unāeffettiva partecipazione al gioco (o lo sia soltanto in maniera del tutto marginale rispetto agli importi inseriti). Un nutrito numero di segnalazioni concerne inoltre la prassi del c.d. āchip dumpingā, che consiste nel trasferimento di fiches dal c.d. ādumperā (perdente) al ādestinatarioā (vincente), accordatisi in precedenza, in modo da perdere e vincere in maniera sistematica nellāattivitĆ di gioco che li vede contrapposti come avversari.Nel corso del 2012 sono inoltre pervenute numerose segnalazioni concernenti il frequente e ripetuto accredito, su conti intestati a persone fisiche, di somme derivanti da vincite di gioco. La frequenza e la sistematicitĆ che caratterizza tali vincite conferma
la vitalitĆ di un mercato secondario degli scontrini vincenti, che i riciclatori acquistano ā a prezzo maggiorato ā dagli effettivi vincitori al fine di occultare la reale provenienza del denaro. Ć significativo constatare come, in taluni casi, le segnalazioni trasmesse da operatori di gioco e intermediari finanziari in relazione ai medesimi soggetti abbiano consentito di qualificare in maniera piĆ¹ accurata lāoperativitĆ complessivamente posta in essere: in particolare, lāacquisizione di informazioni relative al profilo economico dei segnalati, titolari di attivitĆ commerciali al dettaglio, ha avvalorato il sospetto che lāacquisto di scontrini vincenti potesse essere funzionale al perseguimento di finalitĆ quali la regolarizzazione di redditi non dichiarati provenienti dallāattivitĆ imprenditoriale svolta dal segnalatoā. Per quanto riguarda invece il gioco on line, lāUif segnala che ācontinua a essere presente lāutilizzo di carte credito, presumibilmente clonate o rubate, per effettuare ricariche di conti di gioco on-line e lāutilizzo di documenti identificativi contraffatti. Frequenti sono stati i casi di ricorso, da parte degli utenti, a piattaforme informatiche gestite da societĆ straniere non destinatarie di alcuna autorizzazione, spesso con sede legale in nazioni caratterizzate da regimi di fiscalitĆ agevolata. Tali societĆ ā a loro volta collegate a societĆ di pagamento altrettanto āopacheā ā riescono a operare ovunque sia disponibile un collegamento in rete senza essere soggette ad alcuna delle restrizioni previste dalla gran parte delle normative nazionali, rendendosi cosƬ potenziale veicolo (consapevole o inconsapevole) di operazioni di riciclaggio internazionale. In tale contesto particolare rilievo assume lāoperativitĆ , riscontrata in talune segnalazioni, caratterizzata dal temporaneo utilizzo fraudolento di identitĆ fittizie, correlata alla possibilitĆ di procedere allāapertura di conti di gioco anche senza la contestuale registrazione dei documenti identificativi (che possono essere inviati nei successivi trenta giorni); lāomesso completamento della procedura di identificazione nei termini previsti comporta la sospensione dellāoperativitĆ di gioco e comunque lāimpossibilitĆ di riscossione dellāeventuale saldo presente sul conto. Nei casi della specie i segnalati, utilizzando talvolta dati anagrafici di personaggi noti facilmente desumibili da āfonti aperteā, avevano posto in essere, nel citato periodo di trenta giorni, unāattivitĆ di gioco configurabile quale āchip dumpingā a favore di soggetti loro collegati, e riportato il saldo del conto a valori prossimi allo zero allāavvicinarsi dello scadere dei trenta giorniā. Infine ānellāambito del tema del gioco merita distinta considerazione quanto emerge dal settore delle scommesse sportive. Lāanalisi delle segnalazioni di operazioni sospette della specie ha di recente consentito lāindividuazione di uno schema comportamentale caratterizzato dal sistematico ricorso a una serie di scommesse su uno stesso evento a rischiositĆ media, tali da coprire tutto il possibile ventaglio di probabilitĆ . Tale espediente ā assicurando un ammontare āsicuroā di vincite (sia pure, ovviamente, inferiore a quello complessivo delle giocate) ā rappresenta uno strumento per il riciclaggio di denaro sporco a un costo rappresentato dalla differenza fra le vincite e gli importi delle giocateā