Teramo. Un odg del Pdl chiede a Napolitano misure restrittive al gioco

(Jamma) E’ con un ordine del giorno proposto in Consiglio provinciale da Flaviano Montebello e Luca Coronache i due rappresentanti del Popolo delle Libertà vorrebbero sollecitare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Ministro degli Interni Angelino Alfano. L’argomento in oggetto riguarda l’applicazione di misure restrittive nei confronti del gioco d’azzardo “legalizzato” in modo da combattere e prevenire quella che è ormai codificata come una vera e propria patologia: la ludopatia: “In questo momento di grave crisi economica – scrivono i consiglieri del Pdl -, sempre più persone si aggrappano alla vana speranza del “colpo di fortuna”, ovvero della vincita al gioco, sperando così di risolvere in un sol colpo i propri problemi e questa viene vista come l’unica via d’uscita rispetto alla situazione di grave disagio vissuto. Siamo di fronte a una nuova malattia sociale che genera violenti fenomeni di disgregazione familiare e di impoverimento totale, a causa dei debiti contratti; una piaga che genera un aumento esponenziale del rischio di cadere in patologiche dipendenze, ed anche, purtroppo, a fenomeni drammatici, come il suicidio”.

Nell’ordine del giorno si chiede che vengano applicate misure restrittive per rendere “impossibile l’accesso al gioco da parte dei minori ai “gratta e vinci” piuttosto che al gioco d’azzardo ed alle slot machine, sia ai giochi on line”. In secondo luogo i consiglieri vorrebbero attuativo il “decreto legge 158 del 2012 perché ad oggi gli enti locali non sono legittimati all’adozione di provvedimenti che disciplinano la materia essendo la stessa da considerarsi di competenza esclusiva dello Stato centrale. E’ assolutamente necessario integrare le disposizioni contenute nel sopracitato decreto legge e inserire, altresì, una specifica disciplina in ordine alle distanze minime di locali adibiti al gioco rispetto alle scuole, per esempio, in ordine agli orari di apertura di tali attività e, altrettanto necessario è demandare agli enti locali la possibilità di interventi concreti con specifiche regolamentazioni”.