Il Consiglio consultivo per il gioco responsabile, presieduto dal direttore generale per la regolamentazione del gioco d’azzardo, Mikel Arana Echezarreta, si è riunito ieri, 2 marzo 2023, attraverso mezzi elettronici, in una sessione plenaria moderata dalla sede della Direzione generale per la regolamentazione del gioco d’azzardo (DGOJ).
In questa sessione, il direttore generale del regolamento sul gioco d’azzardo, Mikel Arana Etxezarreta, ha presentato le principali novità del progetto di regio decreto che sviluppa ambienti di gioco più sicuri, la cui approvazione è prevista durante questo mese di marzo dal Consiglio dei ministri.
Il progetto adotta una serie di misure nel campo del gioco responsabile o sicuro volte a ridurre il rischio della comparsa di comportamenti di gioco rischiosi, problematici o patologici. Pertanto, con l’approvazione di questo regio decreto, gli operatori devono classificare i giocatori, identificando e applicando misure specifiche per i gruppi considerati più vulnerabili, come i giovani giocatori, i partecipanti con comportamenti di gioco intensivo o coinvolti in comportamenti rischiosi, o i partecipanti autoesclusi o registrati nel Registro generale delle interdizioni di accesso al gioco d’azzardo.
Allo stesso modo, il Direttore Generale della Regolamentazione del Gioco d’Azzardo ha riferito sul progetto di stabilire un sistema di limiti di deposito unico per giocatore e sui bandi annuali di sovvenzioni della Direzione Generale per la Regolamentazione del Gioco d’Azzardo per lo sviluppo di attività di ricerca relative alla prevenzione dei disturbi del gioco d’azzardo, con gli effetti derivanti da tali disturbi o con i rischi associati a questa attività.
Ancora una volta, questo forum ha evidenziato la necessità di collaborazione di tutti i settori coinvolti nell’ecosistema del gioco d’azzardo online, in modo che la prevenzione e l’informazione siano elementi essenziali per garantire che questa attività, svolgendo in modo responsabile e sicuro da parte dei consumatori in corresponsabilità con gli operatori del gioco d’azzardo e il regolatore nazionale, può essere un’attività socialmente sostenibile.