Spagna. In cinque anni il mercato scende del 38%

Giochi online. Luce verde dalla CE alla nuova normativa ungherese

 

(Jamma) Secondo gli ultimi dati resi noti durante il XVIII° Congresso della Cofar (Confederación Española de Empresarios del Juego), negli ultimi cinque anni il settore del gioco privato ha complessivamente registrato una contrazione del 38%. Questo risultato è probabilmente dovuto ad una congiuntura economica negativa, ad una tassazione molto alta e all’introduzione della prima legge che impone il divieto di fumo nei locali pubblici. Tuttavia mentre nel 2008 si registrava un fatturato complessivo di 6,6 miliardi di euro, nel 2012 questa cifra è scesa a 4,1 miliardi (il 2,5% del Pil).

Analisi per tipologia di gioco

Guardando le preferenze dei giocatori sempre negli ultimi cinque anni, gli incassi dei casinò spagnoli sono scesi da 500 milioni a 293 milioni di euro nel 2012, con un calo costante del numero di visite, della durata e della spesa media dei giocatori. Il bingo è passato da 1,3 miliardi a 625 milioni, con la chiusura di 53 sale, un calo delle entrate del 50% e la perdita di 5.400 posti di lavoro. Hanno chiuso più di 200 sale slot, con ricavi scesi del 22%, da 566 milioni di euro (2008) a 421 milioni (2013), con 42 mila apparecchi in meno. Il calo della raccolta descritto ha avuto riflessi negativi anche per le casse erariali, che hanno visto scendere gli introiti dai 1,83 miliardi del 2008 a 1,14 miliardi dello scorso anno (-37,7%).