Napoli. Sequestrata zecca clandestina, 77 denunciati

(Jamma) Sono quattro i gruppi criminali, con base nel Napoletano ma ramificazioni in tutta Italia, al centro di un’inchiesta del Nucleo Tributario della Guardia di finanza di Napoli che ha portato nella giornata di ieri all’emissione da parte del gip partenopeo di 77 misure cautelari, di cui 27 con il beneficio dei domiciliari, per la falsificazione e la messa in circolazione di banconote e monete false.

L’ indagine, avviata nella primavera del 2010 quale seguito di precedente attività conclusa con ordinanze cautelari (c.d. Operazione “MILAN’ ), si sono articolate con intercettazioni telefoniche su oltre duecento utenze, anche straniere, riscontrate attraverso sequestri e servizi di pedinamento.

Fin dall’inizio sono emersi due distinti gruppi criminali operanti in Napoli e provincia, caratterizzati da struttura verticistica e modus operandi sostanzialmente analoghi, dediti allo smercio di ingenti quantitativi di banconote in Euro false.

I due gruppi, sostanzialmente autonomi per la produzione ed i canali di rifornimento e distribuzione della valuta contraffatta, di fatto erano caratterizzati da una sorta di “patto di mutua assistenza“, che induceva i singoli sodali a prestarsi – in caso di necessità – reciproco aiuto per il reperimento di materie prime o di prodotti finiti ovvero a collaborare anche in operazioni illecite gestite da appartenenti ad altra organizzazione.

Il trait d’union tra le due organizzazioni criminali era costituito da C. G., oggetto dedito da tempo alla commissione di reati in materia di falso nummario, che si occupava dello smercio della valuta falsa a favore di una vasta “clientela”, composta prevalentemente da soggetti extracomunitari, approvvigionandosi, alternativamente, da entrambe le citate organizzazioni criminali secondo procedure consolidate nel tempo.

A seconda del taglio richiesto, le banconote erano solitamente indicate con termini convenzionali, quali “margherite, curve, brandine, piccolini, magliette, adulti, sfilatini, ammortizzatori“, ecc.

Il prosieguo delle investigazioni svolte sugli acquirenti di valuta falsa, incaricati a loro volta di assicurare la capillare distribuzione delle banconote false sul mercato clandestino nazionale attraverso un stuolo di soggetti a loro collegati, ha consentito di individuare l’esistenza di un ulteriore gruppo criminale radicato in territorio campano.

Le attività investigative svolte in relazione alla quarta organizzazione hanno condotto alla scoperta, in data 13 agosto 2011, di una vera e propria zecca clandestina deputata al conio delle monete false dal taglio di 1 euro, sita in Napoli, via Ponte della Maddalena (Quartiere Pendino) ed al conseguente sequestro di un ingente numero di monete false e di semilavorati.

Nei confronti di trentadue soggetti sono altresì in corso di esecuzione le operazioni di sequestro preventivo di numerosi rapporti bancari, beni mobili e immobili, il cui valore è in corso di quantificazione.

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