Casinò. Crisi case da gioco dovuta anche al deficit gestionale delle proprietà

(Jamma) La crisi delle case da gioco terrestri non è dovuta solo alla crisi economica ma anche al deficit gestionale delle proprietà. E’ quanto emerso nella riunione intitolata ‘Il collettivo di lavoro delle case da gioco’, tenutasi nella giornata di ieri nella sede Uil di Milano con tutte le sigle sindacali presenti nei quattro casinò italiani.

Nel corso della riunione è emersa la volontà di andare avanti nella trattativa con Federgioco.

Di seguito il comunicato congiunto delle sigle sindacali:
“La riunione del 14 ottobre u.s. presso il Casinò di Campione, ha segnato per il Sindacato, un appuntamento importante, non tanto per i risultati negoziali ottenuti con la parte datoriale, ma per aver registrato al suo interno e in modo inequivocabile la esistenza di più punti di convergenza e questo, per la particolare pluralità della rappresentanza sindacale è un elemento di forte novità e condizione essenziale per l’avvio del confronto negoziale finalizzato alla definizione del Contratto Nazionale delle quattro Case da Gioco, riaffermando le linee guida del documento sottoscritto tra le parti il 10 marzo 2010 e il documento delle OO.SS sottoscritto il 10/10/2013 (che alleghiamo).

Riteniamo infatti che i falliti tentativi accumulati da decenni, siano prevalentemente attribuibili alle troppe divisioni di volta in volta manifestate nel Settore, tutte protese ad esaltare il particolare, senza rendersi conto di dover insieme affrontare temi che oggi sono diventati improcrastinabili per superare la crisi in un segmento significativo del Settore del Gioco (uno dei pochi con qualità occupazionale) al quale tutti siamo chiamati a dare delle risposte oltre che il nostro fattivo contributo.

Nel merito tutta la delegazione sindacale, ha espresso valutazioni critiche sul documento fornitoci dalla Federgioco e Fipe, pur apprezzando le dichiarazioni fatte dal Presidente in merito alla discussione aperta sui contenuti della bozza di lavoro.

Sostanzialmente, il documento fornitoci è improntato ad un forte contenimento del costo del lavoro e poco aderente alle specifiche realtà professionali che il Settore esprime; evidenziamo quindi la necessità di marcare compiutamene un perimetro contrattuale che risalti l’identità e le attività delle quattro Case da Gioco e la salvaguardia dei diritti dei lavoratori.

Il Sindacato comunque si è detto pronto a raccogliere la sfida lanciata dalle Imprese, in quanto ritiene importante mettere in campo strumenti finalizzati a politiche di sviluppo, anche intervenendo in modo condiviso, sugli attuali modelli organizzativi, rendendoli compatibili alle nuove esigenze del Settore.

In secondo luogo la delegazione sindacale ha sottolineato, l’esigenza di aggredire tutti quei fattori che influiscono negativamente sulle condizioni gestionali delle Case da Gioco; rimarcando l’assoluta necessità di avviare contestualmente insieme alle parti datoriali una serie d’interventi politico/istituzionali, finalizzati a rimuovere tutti i vincoli giuridico/economici che inibiscono strutturate politiche di sviluppo.

In ultimo è uscita in modo inequivocabile la volontà del Sindacato di giocare, nei processi di cambiamento del Settore, un ruolo da protagonista, rivendicando le condizioni che gli consenta di governare in modo congiunto con le Aziende, le politiche di sviluppo, da rendere comunque compatibili con i diritti, la salvaguardia occupazionale e gli strumenti che da tempo sono patrimonio del mondo del Lavoro.

In termini operativi, la delegazione propone di avviare da subito il confronto sindacale unitamente al tavolo generale, attraverso la costituzione di Commissioni Bilaterali di lavoro sui seguenti argomenti:

1) Commissione Politica

 Premessa – Sfera di applicazione

 Relazioni industriali

 Welfare

2) Commissione Normativa – O.d.L. (elementi declinati in modo esemplificativo, non esaustivo)

 Orari

 Ferie – Festività

 Flessibilità

 Istituti Accesso al lavoro

 Mercato del lavoro (forme occupazionali)

 Mobilità professionali polivalenti

3) Comissione Economica

 Minimi tabellari

 Classificazione e scala parametrale

 Indennità (scatti, straordinari, ecc…)

 Contratti aziendali

La delegazione auspica che la ripresa del tavolo negoziale rappresentativo di tutte le parti sindacali e datoriali possa concretizzarsi entro l’ultima decade del corrente mese.

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