Bologna. Le fiamme gialle denunciano 16 persone per gioco d’azzardo illegale

(Jamma) La Guardia di Finanza ha effettuato controlli in 24 esercizi di Bologna per contrastare il fenomeno del gioco illegale. La maxioperazione ha portato al sequestro di tre locali e 123 apparecchiature informatiche, e alla denuncia di 16 persone. In particolare, è stato scoperto che in un centro culturale veniva effettuata come unica attività la raccolta di scommesse, anche su eventi virtuali. All’interno era stato istallato anche un bancomat.
Pizzicati in difetto anche una sala giochi e un locale in zona universitaria. Ai tre gestori dei centri scommesse (due operanti per conto di un allibratore estero) è stato contestato il reato di esercizio abusivo della raccolta di scommesse, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni.

Il circolo culturale finito nel mirino sarebbe stato destinato prettamente al gioco d’azzardo. All’interno dei locali c’era anche un’applicazione informatica che riproduceva una corsa virtuale di cani e un pos-bancomat per il pagamento delle puntate. Oltre all’immobile sono stati sequestrati diversi computer. Per le vincite, hanno ricostruito le indagini, gli operatori ricorrevano a vari metodi per ostacolare la tracciatura del denaro: il pagamento per contanti fuori dai locali del circolo, o la registrazione dei diversi crediti su dei registri.

Un secondo locale è poi stato invece sequestrato nella zona universitaria: per la Gdf era dedito alla raccolta abusiva di scommesse per conto di un allibratore estero. All’interno dei locali sono stati anche identificati due minori in violazione delle disposizioni del recente ‘Decreto Balduzzi’, che prevede una sanzione amministrativa di 20.000 euro e la chiusura dell’esercizio da 10 a 30 giorni.

Infine, in una sala giochi è stata contestata la detenzione di 6 videoslot e tre postazioni internet prive delle prescritte autorizzazioni amministrative.