“C’è stato un incremento del numero di giocatori, che è passato dal 67,7% del 2021 al 72,7% del 2022, con un incremento di 5 punti percentuali. Sono soprattutto i giocatori ‘fisici’ ad aver avuto una crescita importante, mentre gli esclusivisti del canale online sono rimasti più o meno stabili. Con la crescita del gioco legale c’è stato anche un aumento del gioco illegale, a cui i cittadini hanno fatto ricorso attraverso canali sia fisici che online illegali. Il gioco praticato attraverso circuiti illegali è passato dal 9,5% al 12%, si tratta di un aumento importante”.
E’ quanto ha detto Ilaria Ugenti (nella foto), Corporate Reputation Leader Ipsos, intervenendo a Roma alla presentazione del secondo Report di ricerca sul settore del gioco – realizzato in collaborazione tra Luiss Business School e Ipsos nell’ambito dell’Osservatorio sui mercati regolati – dal titolo “Responsabilità, trasparenza, comportamenti consapevoli: nuovi orizzonti dell’industria del gioco”.
“A giocare attraverso circuiti illegali sono persone mediamente più giovani, intorno ai 41 anni, risiedono soprattutto al Sud e nelle isole. Si tratta di pesone ben inserite nella società. Circa un terzo pratica il gioco illegale in maniera inconsapevole. Il gioco illegale in Italia è un problema molto diffuso. Le conseguenze che derivano dai giochi illegali sono abbastanza riconosciute. Il gioco in denaro continua ad avere una valenza di tipo economico, anche se meno rispetto allo scorso anno, ed è molto legato al senso di svago e divertimento. Le aziende di gioco oggi sono impegnate sul fronte del contrasto all’illegalità e nel correggere i comportamenti scorretti e pericolosi. Il loro ruolo si fa sostanziale nei luoghi fisici come presidio della legalità del gioco, del tracciamento dei pagamenti e del controllo. Oltre alla formazione, alle aziende del settore è demandato un ruolo fondamentale di informazione dei giocatori nell’ambito di un approccio che vede via via un’evoluzione verso un senso di responsabilità crescente”, ha concluso Ugenti.