Un’intera rete di casinò clandestini, gestita da una banda che faceva affari segreti con le autorità di Mosca, è stata scoperta nei territori occupati da Putin in Ucraina. Questo è quanto emerso da una serie di raid dei Servizi segreti ucraini (SBU), che hanno sgominato oltre 40 case da gioco d’azzardo illegali – nascoste tra palazzi di uffici e magazzini – che secondo l’intelligence lavoravano in gran segreto per un esponente dell’amministrazione russa. E’ quanto si legge su ilmessaggero.it.
L’organizzazione criminale, ramificata nelle regioni di Kiev, Zhytomyr e Kherson, sarebbe coinvolta in operazioni di finanziamento a beneficio delle autorità nominate da Mosca, in cambio di favori e trattamenti preferenziali.
Non è chiaro di preciso di quali favori si trattasse, tuttavia, secondo quanto reso noto, grazie a questo sistema l’associazione a delinquere riusciva a generare profitti da oltre 25mila euro al giorno. Tra gli arrestati, almeno sei persone sono accusate di aver ricoperto il ruolo di capobanda all’interno dell’organizzazione.
«Dopo la liberazione di Kherson, gli organizzatori dei casinò si sono trasferiti a Zhytomyr nella speranza di sfuggire alla giustizia. Lì hanno deciso di espandere la loro “rete”. A questo scopo sono stati aperti altri sei centri di gioco d’azzardo tra le regioni di Zhytomyr e Kiev. Decine di persone che lavoravano per l’organizzazione erano impegnate nella manutenzione, nell’installazione di apparecchiature informatiche e nel reclutamento di personale», hanno comunicato i portavoce della SBU.