“Oggi siamo ancora fermi al Decreto Balduzzi, la Delega fiscale è l’ultima occasione per il riordino. Parliamo di un mercato che deve bilanciare interessi importantissimi, ma che non è riuscito ancora a trovare la certezza regolativa. La delega mantiene il modello attuale, ma è un modello che lavora in proroga. Ormai la vera scommessa è l’online. Per l’attuazione della delega ci vorrà almeno un anno/un anno e mezzo, e questa dovrà contemperare varie esigenze: salute, ordine pubblico, erario, libertà personale e libertà delle imprese. Il tutto in un quadro di certezza. Nella delega c’è un punto importantissimo, che è quello della formazione. Serve poi l’educazione. Quello che forse nella delega manca è il problema del digitale, che è un mercato che non si conosce. Bisogna sicuramente bilanciare in maniera coerente i valori che conosciamo, la seconda parte della delega deve però riguardare il digitale. Tra qualche anno si sposterà tutto online e a quel punto il distanziometro veramente non servirà più”.

Lo ha detto il professore di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi Roma Tre, Alfonso Celotto (nella foto), intervenendo al webinar “La regolamentazione del settore dei giochi: stato dell’arte e scenari futuri”, organizzato a Roma dall’Istituto per la Competitività (I-Com) insieme a IGT.

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