“Negli scorsi giorni il Direttore dell’Agenzia ha emanato e reso pubblica una Determina che, ai fini della riorganizzazione degli assetti periferici, istituisce un Comitato ristretto – di cui fanno parte cinque direttori territoriali – attivando insieme il Comitato Paritetico per l’innovazione previsto dal CCNL Funzioni Centrali. Questa decisione, della quale avevamo ampiamente discusso nell’ultimo incontro con il Direttore è, a nostro avviso, la più utile per conseguire l’obiettivo di una seria riorganizzazione complessiva delle strutture dell’Agenzia – da concludere  in tempi brevissimi – alle quali va garantito un assetto di massima efficienza ed efficacia”. Così in una nota Iervolino (FP CGIL), De Caro (CISL FP) e Procopio (UILPA).

“In particolare condividiamo pienamente il coinvolgimento del sindacato tramite l’attivazione dell’OPI che peraltro, in quell’incontro, avevamo espressamente richiesto. In effetti la scelta del dialogo e del contributo del sindacato dimostra senza ombra di dubbio la sensibilità e l’attenzione del Direttore al ruolo delle rappresentanze del personale. Siamo pertanto certi – proseguono i sindacati – che proprio in questa fase così decisiva per l’Agenzia il Direttore coinvolgerà – valutata la nostra richiesta unitaria dei giorni scorsi – le organizzazioni sindacali per definire già da subito – a partire dal livello centrale – la collocazione, la graduazione e le indennità delle figure che assumeranno incarichi di responsabilità e di elevata professionalità, nonché per condividere la costruzione di un percorso di apicalizzazione delle dotazioni organiche, utile non solo per i processi assunzionali ma anche per la crescita professionale dei dipendenti, stabilita “in deroga” dal CCNL Funzioni Centrali.

Il sindacato confederale confida che, proprio in ragione delle sopracitate valutazioni sulla fase di riorganizzazione e viste le numerose assunzioni ormai imminenti, vengano assicurati gli impegni presi dall’Agenzia per il ripristino degli attuali livelli di salario accessorio (come noto serve una cifra pari a 8 milioni di euro) del personale ADM e che si proceda, in tempi brevi, alla sottoscrizione dell’accordo relativo alle progressioni stipendiali in conto 2023 previste dal CCNL Funzioni Centrali”, concludono i sindacati.