“È la famosa doppia morale, lo stesso partito che vuole legalizzare le droghe leggere vuole abolire il gioco, quindi chiudere le sale e aprire i negozi per le droghe leggere. L’antiproibizionismo deve essere un valore assoluto, valido in tutti gli ambiti”. Così Massimiliano Pucci (nella foto), presidente di As.Tro, l’Associazione che rappresenta gli operatori del gioco lecito. Parlando a margine di un convegno a Enada Rimini, la fiera del gioco e dell’intrattenimento, Pucci ha commentato – scrive l’agenzia di stampa Dire – sia l’apertura di uno stabilimento di Philip Morris in Valsamoggia, celebrato anche dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, sia alcune “dichiarazioni” dell’assessore alla Legalità di Modena, Andrea Bosi, che, ha riportato Pucci, si è detto “soddisfatto per la chiusura di 21 sale gioco” negli ultimi cinque anni in città, dove tiene banco, come in tutta la regione, la legge che distanzia le sale slot da luoghi considerati sensibili come scuole e parrocchie.

“È giusto – ha detto il presidente di As.Tro – evidenziare quando un’azienda crea posti di lavoro, in questo caso in Valsamoggia. È altrettanto inopportuno, però, in un paese in crisi per il lavoro, ascoltare un assessore che esprime soddisfazione per il licenziamento di centinaia di dipendenti”. Sul possibile riordino del settore dei giochi, Pucci ha evidenziato che “questa legge vale miliardi di euro e non può essere portata a termine senza il coinvolgimento di tutte le parti della filiera”, a partire dalle associazioni, che devono essere unite per presentare proposte condivise. Una riforma attenta e fatta bene, secondo Pucci, può “fare bene alla politica e a tutto il nostro settore. Ci giochiamo 70-80 miliardi e 150.000 posti di lavoro nei prossimi anni, mi auguro che nel 2023 si apra la discussione sul riordino”.

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