Dopo il saluto del Presidente FIT Giovanni Risso, al convegno “Gioco legale: la necessità di riordino” organizzato a Roma dall’Istituto Milton Friedman è intervenuto Giorgio Pastorino (nella foto), Presidente STS-Sindacato Totoricevitori Sportivi: ”Con la chiusura delle attività la criminalità organizzata ritorna sul territorio e si i riappropria di una parte del mercato, infatti lo scorso anno le operazioni delle forze di polizia sono state numerosissime. Se vogliamo vedere un aspetto positivo diciamo che questo fenomeno molto grave è stato finalmente portato alla giusta attenzione della politica e dei media, si tratta di un fenomeno che conosciamo da sempre. La realtà è questa, lo dice anche l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Oggi la necessità di una ripartenza del paese post pandemia sembra aver reso la politica un po’ più morbida sul comparto, finalmente pare si possa davvero tornare a parlare di riordino. In questa fase tutti i settori economici devono essere aiutati, incluso quello del gioco. Bisogna iniziare a decidere chi è autorizzato a fare cosa. Bisogna poi arrivare a una visione globale del settore Se ognuno può decidere di cambiare le regole diventa davvero complicato. E’ assolutamente necessario creare regole rigide entro le quali l’imprenditore svolge il suo lavoro. Durante la pandemia il gioco online è letteralmente esploso”.
“Consiglio – ha aggiunto Pastorino – di mettere in sicurezza quelle attività, come le tabaccherie, che hanno tutte le autorizzazioni a svolgere le attività di raccolta dei giochi. Una volta sistemati i punti di raccolta specializzati si possono vedere i parametri di contingentamento delle attività generaliste. A questo proposito, sottolineo come in tempi di pandemia il gioco da remoto è molto cresciuto ma sono aumentate anche quelle offerte che propongono i servizi del gioco da remoto in esercizi fisici in modo non sempre ben regolamentato. Ritengo che le regole concessorie debbano essere riviste per consentire agli operatori di lavorare meglio ma devono essere più rigide quando l’operatore sfrutta la concessione per operare in modo anomalo e non consentito”.
Infine: “Si è parlato molto di sostenibilità del settore, che non può essere solo di natura sociale aiutando i giocatori, questo è infatti il punto di arrivo che si può raggiungere solo tramite la sostenibilità economica delle imprese, aspetto un po’ trascurato. Se vogliamo un vero riordino bisogna iniziare a pensare anche alle aziende”.