Riconoscimento giuridico del ruolo dell’azienda di gestione apparecchi; Mantenimento dell’offerta di gioco a mezzo apparecchi di cui all’art. 110, comma 6, lett. A del Tulps negli esercizi generalisti; in caso di passaggio a nuove tipologie di apparecchi garantire il passaggio graduale ad apparecchi che prevedano modalità di “intervento” da remoto del sistema del concessionario sul funzionamento stesso dell’apparecchio (c.d. Awr).
Sono solo alcune delle proposte avanzate da Sapar nella memoria depositata in seguito all’audizione sulla Delega fiscale tenutasi in Commissione Finanze della Camera. L’associazione degli operatori del gioco ha evidenziato che i punti relativi al riordino non chiariscono il rapporto tra normativa nazionale e regionale e non garantiscono la tutela degli investimenti esistenti: “E’ evidente che ha senso parlare di riordino nel momento in cui sia garantita da un lato la continuità delle attività già esistenti e, dall’altro lato, l’uniformità della normativa che non può essere raggiunta se non si chiarisce che le Regioni non possono integrare in modo peggiorativo la regolamentazione nazionale”.
Tra le altre proposte l’introduzione di un sistema di tassazione sul margine (volume di raccolta meno payout e oneri) per gli apparecchi di cui all’art. 110, comma 6, del Tulps; riordino normativo a livello nazionale sulla disciplina delle distanze minime dai luoghi sensibili con tutela degli investimenti esistenti e fissazione della competenza esclusiva della Conferenza Stato Regioni in materia di ubicazione dei punti di gioco, delle sale giochi, delle sale scommesse, delle sale Bingo e delle Sale VIt; introduzione del Registro di autoesclusione per tutte le forme di gioco con vincita in denaro; introduzione di una normativa volta alla tutela dei rapporti delle aziende di gestione con gli istituti di credito; partecipazione dei Comuni e delle Regioni alle entrate fiscali derivanti dalla raccolta di gioco a mezzo apparecchi di cui all’art. 110, commi 6, del Tulps; abrogazione delle norme entrate in vigore col D.L. 87/2018 sul divieto di pubblicità; riforma dell’art. 110 Tulps (modifica del comma 5 e sostituzione con misure che escludano dalla definizione di “gioco d’azzardo” gli apparecchi certificati di cui al comma 6).
Di seguito il testo integrale della memoria: