
“Negli ultimi due anni c’è stata l’emergenza sanitaria, che ha portato alla sospensione dell’attività di numerosi esercizi, tra cui quelli del gioco lecito. Oltre al lockdown sono poi entrate in vigore nuove disposizioni, destinate a perdurare, di connotazione negativa per la raccolta di gioco pubblico: l’aumento del Preu, che ha ridotto i margini; l’introduzione della tessera sanitaria; la riduzione delle soglie del payout; l’aumento della tassa sulle vincite delle vlt”. Lo ha detto Andrea Vavolo (nella foto), ricercatore della CGIA di Mestre, nell’ambito della presentazione dell’indagine “Studio sul settore dei giochi in Italia 2021 – Focus su apparecchi con vincita in denaro e On Line”, realizzata dalla CGIA Mestre in collaborazione con il Centro Studi As.Tro.