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Presentazione libro “Il gioco pubblico in Italia”, Iaccarino (AS.TRO): “Regolamentazione sì, ma che si basi su analisi di carattere scientifico”

“Rispetto al 2017 è cambiato quasi tutto, oggi abbiamo una situazione di fatto molto diversa da allora, sia per gli assetti distributivi che per la regolamentazione del territorio. Se proprio l’assetto distributivo va regolamentato, questa regolamentazione deve essere equilibrata. L’obiettivo non deve essere l’espulsione, ma una razionalizzazione sul territorio tale da garantire allo stesso modo l’attività dei soggetti privati, il controllo del settore pubblico e la copertura totale di una domanda progressivamente crescente, nonostante e malgrado gli interventi che vengono effettuati. Oggi è importante ricordare lo spostamento da un segmento di gioco all’altro, che è estremamente veloce, senza che venga inciso il livello generale della domanda. Lo si vede in Piemonte e sta iniziando a vedersi anche in Emilia Romagna. Il proibizionismo di queste regioni non ha portato a una riduzione della domanda, ma addirittura a un aumento con una ripartizione diversa. Questo mondo è stato esplorato sempre dal punto di vista dell’offerta, ma non si può ritenere che sia l’unico elemento che condiziona gli interventi regolatori. L’analisi della domanda è altrettanto, se non di più, fondamentale nel definire quali possono essere gli assetti distributivi. Regolamentazione sì, ma che si basi su analisi di carattere scientifico. Quelle che sono mancate sicuramente negli interventi degli enti locali su questo terreno. Le due parole d’ordine per contrastare sia la ludopatia che l’illegalità sono la formazione e la tecnologia. La formazione si sta facendo avanti sempre di più, mentre per quanto riguarda la tecnologia va detto che è ormai fondamentale. Questa può infatti garantire forme di controllo più dirette e immediate. Che cosa vogliamo fare rispetto al territorio? Un’operazione che sia di razionalizzazione. Ho un obiettivo utopistico, penso alla realizzazione di una rete al servizio pubblico che nel tempo convogli al suo interno la fornitura di servizi al cittadino, sovrapponendosi alla rete delle tabaccherie o integrandola, diventando qualcosa che è funzionale anche oltre l’offerta specifica del prodotto per cui è nata. Eliminiamo i distanziometri, immaginiamo un riassetto che tenga conto delle distanze tra i punti, non tra i punti e i luoghi sensibili. Non siamo in un Paese in cui il minorenne è un minorato mentale, probabilmente va educato, ma non attraverso divieti e proibizioni”.

Lo ha detto Armando Iaccarino (in foto), presidente Centro studi AS.TRO (Confindustria), intervenendo presso la sala Caduti di Nassirya del Senato alla presentazione del libro dell’avvocato Geronimo Cardia “Il gioco pubblico in Italia: riordino, questione territoriale e cortocircuiti istituzionali”.

Redazione Jammahttps://www.jamma.tv/
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