“Cari Allevatori, il silenzio a lungo serbato, in questi giorni di tensione e di polemiche – che ho ben ritenuto di non alimentare – ha fatto il paio con un lavoro costante e con una vigile presenza sulle questioni di nostro interesse. Gli ultimi mesi di questo anno particolarmente tormentato sotto il profilo amministrativo da successioni nelle cariche, assenza di direttive ministeriali, riassetto (tutto ancora in corso) degli uffici, mutamento dei sistemi accentrati di pagamento, diminuzione del personale ministeriale, infondono in me – e devo trasmetterlo – un moderato ottimismo, dettato anche dalla recente adozione, da parte della nuova Dirigente dell’ufficio PQAIVIII, dei decreti di impegno propedeutici alla liquidazione e al pagamento delle provvidenze per premio aggiunto 2020. Si tratta di un evento di grande rilievo politico, sia per la tempistica che per l’importo complessivo impegnato in favore degli allevatori (circa 2.800.000). I nostri collaboratori hanno ultimato, di concerto con il medesimo ufficio pubblico fortemente collaborativo – e ne siamo grati alla Dirigente -, quanto occorrente all’assunzione dei decreti di impegno (si spera, davvero prossima) per il pagamento del premio estero, sia per il 2019 che per il 2020. Stiamo lavorando tutti alacramente, dunque, perché gli allevatori possano ottenere ciò che a loro spetta”. Così in una nota il presidente dell’Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore, Ubaldo La Porta.
“Sul fronte del pagamento dei premi al traguardo, per fermo volere del Sottosegretario, Sen. Battistoni, è in corso un’opera di revisione strutturale del settore, rivolta, innanzitutto, alla sua normalizzazione, per mettere riparo a quella che non può che definirsi una vergogna per lo Stato, sedimentatasi nel tempo per effetto di antiche inefficienze, sulle quali tuttavia la politica sta finalmente intervenendo con decisione. Occorre più che mai essere uniti e lavorare insieme in unica direzione.
Il problema è complesso e multiforme ma è vicino alla definizione: la fase ricognitiva e di proposta concreta di soluzioni operative, condotta da solerti e competenti dirigenti anche estranei alla tradizione di settore, sarà a breve formalizzata e sottoposta al Sottosegretario, che l’ha fortemente voluta e sollecitata, per consentire poi, ai vertici dell’Amministrazione, l’adozione dei conseguenti, necessari provvedimenti. Si stanno elaborando soluzioni “amministrative” e non “legislative” proprio al fine di ottenere risposte nei tempi rapidissimi necessari alla nostra sopravvivenza. Di tale urgenza sono tutti ormai ben consapevoli e su tale urgenza l’Anact ha continuamente sensibilizzato, e continua a farlo, gli organi competenti”.