Il gioco d’azzardo argomento di discussione del V Congresso nazionale FEDERSERD

(Jamma) Si aprirà domani presso la Camera dei Deputati della Repubblica il V congresso nazionale di FEDERSERD. Nei due momenti in cui si articolerà il Congresso oltre settecento professionisti dei SerT e dei Dipartimenti delle Dipendenze affronteranno anche la questione del gioco d’azzardo. Lo comunica Federserd in una nota.

Le dipendenze “servono per fronteggiare le sfide di una Società che sembra offrire opportunità di successo e arricchimento per pochi, al prezzo dell’impoverimento dei più vulnerabili che sono coloro che diventano sempre più dipendenti dai desideri impossibili, dalle sostanze e dai comportamenti additivi, dal timore del futuro. Oggi i professionisti delle dipendenze non devono avere solo una libera capacità di agire, ma devono essere protagonisti dei necessari processi di trasformazione ed evoluzione del sistema d’intervento del nostro Paese. In un momento in cui la riduzione di risorse impone una riflessione generale sull’efficacia e sui risultati del sistema italiano di welfare, i professionisti delle dipendenze non possono accettare il rischio di una involuzione del sistema, ma opporsi ad essa attraverso l’innovazione, la forza delle evidenze scientifiche e della loro trentennale esperienza. Per queste ragioni il ruolo dei professionisti delle dipendenze non può rimanere nei confini dei contesti di cura ma deve essere capace di coinvolgere la società civile, i policy makers e tutti coloro che hanno interesse al futuro del nostro Paese, per permettere che nei prossimi anni continui ad esistere nel nostro Paese un sistema di intervento per le dipendenze sempre più efficiente ed integrato. Il Congresso FEDERSERD si aprirà domani presso la Camera dei Deputati della Repubblica con due momenti, uno di carattere scientifico con la relazione di Zygmund Bauman – il più noto sociologo vivente -, e un altro di carattere istituzionale e civile, sul tema del gioco d’azzardo, che interessa la società dipendente. Dieci anni fa il gioco d’azzardo veniva considerato solo una risorsa fiscale per lo stato, adesso è una emergenza. Brutta cosa quando si parla di emergenza, i cervelli vanno in fumo e si danno i numeri. È ora di riprendere il controllo sull’azzardo e sui cervelli. Non tutto ciò che fa problema è patologia, ma solo quei comportamenti sostenuti da condizioni neuropsicologiche e genetiche di vulnerabilità verso le gratificazioni e la difficoltà a controllare gli impulsi e riconoscere e valutare i rischi. Tutto il resto è cultura e ambiente, malati certamente, curabili non dai medici ma da una classe dirigente saggia che sappia imporre un freno agli eccessi e restituire senso e valore all’impegno individuale e alla responsabilità come occasione di successo.

Le cose da fare:

• ridurre le occasioni e le opportunità di gioco per limitare il rischio ai soggetti vulnerabili

• investire risorse per conoscere il fenomeno, capire chi va curato, attrezzare adeguatamente i servizi perché lo possano fare bene

• sostenere e sviluppare le collaborazioni tra cittadini attivi, associazioni, amministrazioni locali, imprese e gestori dei giochi, mirate a contenere la cultura degli eccessi e correggere le politiche in materia di azzardo.

Questo chiediamo, sentendoci parte in causa, alla classe dirigente di questo paese presente nell’aula del gruppi parlamentari alla Camera dei Deputati martedì 22 ottobre nella cerimonia di inaugurazione del V Congresso Nazionale FEDERSERD. Di avere lo sguardo lungo sui problemi, visione strategica delle soluzioni, pensiero etico e concretezza. Le tre successive giornate congressuali (23-24-25 ottobre), presso Sheraton Roma Hotel, tratteranno i molti temi legati ai consumi e alle dipendenze patologiche, con particolare riguardo agli argomenti del consumi giovanili, delle dipendenze comportamentali, del poliabuso e delle patologie correlate. Al congresso partecipano come relatori oltre 100 scienziati e studiosi di fama internazionale, da Alberto Oliverio – a Massimo Recalcati – noto psicoanalista a livello mediatico, da Vincenzo Caretti e Danica Thanki, da Mark Griffiths a Ivan Cavicchi – sociologo medico saggista. Molto attuale la sessione sulla situazione Carceraria con una introduzione di Mauro Palma – Presidente Commissione Ministeriale sul sovraffollamento degli istituti penitenziari. Alcune sessioni saranno specificamente dedicate ai diritti degli utenti per una Società sempre più libera dallo stigma sul consumo e sugli interventi di cura, con la partecipazione di esponenti di associazioni di tutela dei diritti civili e del volontariato”.