“La nostra intenzione è tutelare un interesse pubblico. Le proroghe tecniche non onerose sono un obbligo che permette allo Stato di continuare ad avere sul territorio l’offerta pubblica di gioco. Se non da le proroghe tecniche o le da onerose e non riusciamo a pagarle, il territorio diventa sguarnito di un’offerta pubblica. Noi lavoriamo tutto il giorno per cercare di trovare quell’unità di intenti che agevoli il lavoro del legislatore, però a un certo punto il legislatore può anche decidere di non decidere”.

Lo ha detto il presidente di Acadi, Geronimo Cardia (nella foto), intervenendo al convegno annuale dell’Osservatorio del gioco all’Università di Salerno.

Articolo precedenteMinaccia il proprietario e ruba gratta e vinci in tabaccheria, arrestato 31enne a Pescara
Articolo successivoGiochi, Baretta (già Sottosegretario Mef): “Serve proroga generalizzata onerosa con la condizione obbligatoria che nel frattempo ci sia il riordino”