“Questo settore ha determinato lo spostamento della domanda di gioco dall’illegale al legale e consente ad oggi di poter intervenire a tutela del consumatore. Il comparto ha fatto emergere un bacino occupazionale di oltre 6mila imprese, 150mila addetti e una rete di vendita di circa 100mila negozi specializzati e pubblici esercizi. La federazione condivide pienamente gli indirizzi del riordino del gioco legale. Tali principi dovranno essere oggetto di una particolare attenzione e un approfondito confronto con le associazioni di categoria. Esprimiamo apprezzamento per la scelta del Governo di tutelare il consumatore. La scelta è condivisa e condivisibile e non più procrastinabile. L’avvio della riforma è un’opportunità unica per definire un nuovo assetto del gioco che tenga conto degli sviluppi del settore con norme chiare, trasparenti e uniformi. Nell’ottica del miglioramento continuo permette di innalzare ulteriormente i livelli di qualificazione del settore. La federazione intende segnalare alcuni elementi su cui rivolgere attenzione. In primis l’adeguata concertazione tra Stato, regioni ed enti locali, servono infatti regole nazionali omogenee con una uniforme dislocazione dell’offerta di gioco. In secondo luogo la riforma deve essere l’occasione per l’innalzamento degli standard qualitativi e di sicurezza dei punti vendita di gioco legale. Andrebbe poi valutata la possibilità di affievolire i principi di limitazione in presenza di punti vendita certificati e rispondenti a specifici canoni di sicurezza. Segnaliamo anche la necessità di intervenire sul contrasto alle attività di gioco online illegali, valutando inoltre l’introduzione di una disciplina regolamentare per i PVR. Per Sistema Gioco Italia va prestata attenzione anche al tema del prelievo erariale, perché ulteriori aumenti non potrebbero essere sostenuti dagli operatori. La nostra federazione ritiene fondamentale che ci sia una stabilità fiscale mantenendo inalterati gli attuali livelli. Va infine valorizzata la specificità delle reti esistenti di concessionari bingo e dell’ippica”. Lo ha detto il presidente di Sistema Gioco Italia, Gennaro Parlati (nella foto), in audizione sulla Delega fiscale in Commissione Finanze della Camera.
