Curcio (Sapar): ‘Reazioni smisurate, chiaro sintomo dell’isteria e della confusione politica’

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(Jamma) Il Presidente Sapar, Raffaele Curcio, interviene nuovamente in merito alle reazioni da parte di diversi esponenti politici in merito all’emendamento sui giochi del Decreto Salva Roma. “Tutto quello che si sta scatenando intorno al mondo dei giochi – dice Raffaele Curcio – è il chiaro sintomo dell’isteria e della confusione che pervade la politica, provocate dalle incessanti campagne mediatiche mistificatorie contro il settore. Il provvedimento di questi giorni è un segnale forte che il Governo ha voluto finalmente lanciare alle amministrazioni che si stanno arrogando il diritto di violare il principio della riserva statale sui giochi con provvedimenti vessatori, perlopiù mirati alle sole slot machines, in evidente contrasto con i principi costituzionalmente definiti, e soprattutto incoerenti rispetto agli obiettivi che intendono raggiungere, vale a dire il contrasto alle ludopatie e la generica tutela della salute pubblica. Al tempo stesso, bisogna salvaguardare i diritti della stragrande maggioranza delle persone che giocano responsabilmente e delle migliaia di imprese che operano sul territorio con coscienza e responsabilità, creando occupazione e una notevole fonte di entrata per l’erario, a cui è impossibile rinunciare.

Le reazioni smisurate di questi giorni, soprattutto da parte dei politici, non fanno altro che penalizzare ulteriormente il gioco lecito svolto attraverso gli apparecchi, un comparto economico che a livello nazionale è composto da circa 5200 gestori, 2200 aziende di produzione-distribuzione e servizio, da quasi 120000 esercizi pubblici, commerciali e location specializzate che nel loro insieme danno lavoro, indotto compreso, a circa 600.000 soggetti e relative famiglie, e che nel 2012 ha versato nelle casse dello stato ben 3,6 miliardi, vale a dire circa il 45% di quanto versato dall’intero settore dei giochi. Oltretutto, questo atteggiamento distruttivo da parte della politica – continua Curcio – fa perdere di vista quello che deve essere l’unico vero obiettivo: stroncare le varie forme di gioco illegale in genere e quelle gestite da organizzazioni criminose, che non danno alcuna garanzia ai giocatori, sottraggono gettito allo stato e minacciano seriamente l’ordine pubblico. Oltre a tutto ciò – conclude Curcio – il grosso rammarico che ho come esponente di una delle maggiori associazioni di rappresentanza di settore, è quello di vedere la mancanza di concertazione con gli organi che rappresentano questo settore e le varie proposte presentate, indirizzate, da un lato, al riordino dell’attività di raccolta dei giochi, attraverso una revisione dei parametri di impostazione e delle modalità di distribuzione di tutti i prodotti di gioco (Vlt, gratta&vinci, ecc.), anche sulla base della loro effettiva pericolosità sul piano sociale, e dall’altro all’attivazione di più consistenti e articolati piani di prevenzione e di tutela dei soggetti deboli e dei minori, attingendo proprio dalle entrate derivanti dai giochi.

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