Adiconsum. Per uscire dalla crisi recuperare risorse scovando piccoli evasori legati al gioco

(Jamma) Riqualificare i dipendenti delle province e dei piccoli comuni specializzandoli alla lotta all’evasione fiscale realizzando così una vera e propria task forse capace di “scovare” sul territorio i piccoli evasori legati al gioco d’azzardo. E’ una delle possibilità suggerite da Pietro Giordano, Segretario generale dell’Adiconsum, per recuperare risorse e abbattere la pressione fiscale a carico dei consumatori e degli utenti.

“E’ tempo che i partiti di maggioranza che responsabilmente hanno formato il nuovo Governo, ma anche le opposizioni, dichiara Pietro Giordano Segretario generale dell’Adiconsum, abbandonino i rimasugli di una campagna elettorale ormai lontana nel tempo e abbraccino gli interessi del Paese così come si fece ai tempi della lotta alla mafia ed al terrorismo”.

“Il pericolo di scontri sociali e quindi di un’involuzione totalitaria è più che reale – prosegue il Segretario generale. Bisogna da subito operare abbattendo l’alto livello di tassazione a carico dei consumatori e degli utenti e tagliare le spese improduttive dello Stato e delle amministrazioni locali, operando un più incisiva lotta all’evasione ed all’elusione fiscale.

Adiconsum, continua Giordano, propone alcune soluzioni:

– annullamento dell’IMU sull’unica casa e sulle proprietà di immobili d’impresa unici, di piccoli commercianti e artigiani, aumentando la tassazione sui grandi capitali immobiliari;
– revisione delle rendita catastali che creano iniquità tra immobili nei centro città rispetto agli appartamenti e le attività imprenditoriali di periferia;
– blocco dell’aumento dell’IVA. L’aumento della tassazione sui consumi in periodo di crisi ha dimostrato, basta pensare ai consumi di carburanti, sviluppa solo abbattimento dei consumi e calo delle entrate erariali;
– rifinanziamento immediato degli ammortizzatori sociali senza il quale oltre ad un ulteriore abbattimento dei consumi, produrrebbe una vera emergenza dell’ordine pubblico e una sempre più reale involuzione democratica del Paese;
– detassazione sulla nuova occupazione con conseguente incentivazione a creare occupazione e sviluppo dei consumi;
– vendita di almeno il 30% degli immobili pubblici, blocco di nuovi acquisti, e vendita delle aree demaniali. Aree e immobili spesso improduttivi, con costi enormi di manutenzione e che rendono poco o nulla alle entrate dello Stato. Aree che però devono essere vendute a blocchi, sterilizzando speculazioni che fanno si che si alienino le parti migliori e si conservino le aree a basso o reddito nullo;
– si incentivino fiscalmente le produzioni e le azioni a basso impatto ambientale che sviluppano reddito d’impresa e occupazione, come l’isolamento e l’efficienza energetica delle abitazioni (detassazione del 55% che va prorogata e stabilizzata) o come, ad esempio, la ristrutturazione e la creazione dei deputatori e della rete idrica nazionale, veri strumenti di inquinamento e di perdita di risorse idriche.

Per far ciò è necessario recuperare risorse, continua Giordano, senza aumentare la tassazione:

– si tagli la spesa pubblica improduttiva, centralizzando i centri di costo e eliminando i tanti Consigli Provinciali accorpando anche i piccoli comuni ed eliminando, così, bende e prebende per i tanti politici trombati e non;
– si riqualifichino i dipendenti delle province e dei piccoli comuni specializzandoli alla lotta all’evasione fiscale, realizzando una vera e propria task forse capace di “scovare” sul territorio i piccoli evasori legati al gioco d’azzardo, all’evasione delle tasse attraverso scontrini fiscali e fatture, ecc;
– si riformi il Parlamento, dimezzando la composizione della Camera e realizzando un senato delle Regioni;
– si eliminino le municipalizzate improduttive, fonte spesso di sprechi, corruzione e clientelismo;
– si riorganizzino, anche attraverso una programmazione a medio e lungo termine, gli investimenti della Cassa Depositi e Prestiti e  i Fondi Europei troppo spesso inutilizzati o parzialmente utilizzati;

Queste ed altre soluzioni di tagli improduttive possono essere realizzati se ci sarà la volontà politica e si sterilizzeranno qualche lobby che poco o nulla, spesso ha a che fare col bene del Paese