Slot. Il sistema perfetto, la rete piĆ¹ grande del mondo!

(Jamma) ā€“ Gli italiani sono bravi, specialmente quelli che operano nel settore dei giochi. Lo spirito di sopravvivenza, la capacitĆ  di adattamento e l’ingegno consentono loro di superare ogni genere di problematica.

Per questo, probabilmente, riusciamo a vantarci della rete piĆ¹ grande del mondo, di aver adottato da anni il sistema telematico real time piĆ¹ moderno e sofisticato per il controllo della contabilitĆ  e della sicurezza nell’offerta dei giochi automatici.

Della grande rete si parla nelle dichiarazioni ufficiali, quelle che i rappresentanti istituzionali fanno in Europa, ad esempio, quando occorre difendere il nostro sistema ā€œconcessorioā€ dagli attacchi di quanti vorrebbero la ā€œliberalizzazioneā€ del mercato dei giochi o un diverso sistema di autorizzazioni per l’esercizio di offerta.

Nella realtĆ , purtroppo, nulla ĆØ come sembra. E per comprendere meglio la situazione basta ricordare le denunciate 200.000 Newslot illecite che nessuno ĆØ mai riuscito a mettere a sistema o a smentire, la necessitĆ  di modificare o sostituire sistemi di connessione e terminali avvertita dal Legislatore italiano e prevista in una misura non ancora adottata e, persino, la dichiarata impossibilitĆ  per AAMS di conoscere i dati effettivi della restituzione in vincita degli apparecchi installati.

Ma come ĆØ possibile giungere a queste conclusioni adottando un sistema real time?

Gli apparecchi che dovrebbero funzionare solo se connessi in rete consentono, invece, di giocare anche quando sono disconnessi. In un recente passato si tollerava che potevano rimanere ā€œfuoriā€ dalla rete anche per una settimana a causa delle inefficienze dei carrier. I fornitori dei servizi di trasporto dati non dispongono di copertura totale del territorio e, in qualche zona d’Italia, ĆØ impossibile leggere quotidianamente tutti i dati degli apparecchi installati. Per questo il sistema tollera la disconnessione per brevi periodi durante i quali lo Stato si limita ad applicare una imposta sull’importo forfettario presunto.

E con il forfettario, previsto sia per le Newslot che per le Videolotterie, cadono tutte le nostre aspirazioni per un sistema perfetto, innovativo, sicuro.

Dopo aver cambiato due volte i terminali installati, prima, seconda e terza generazione di terminali e punti di accesso addirittura geolocalizzati ci apprestiamo ad avviare una nuova rivoluzione che prevede il ricambio totale degli apparecchi installati mentre accade che non siamo in grado nemmeno di gestire correttamente le procedure di manutenzione.

Non sarebbe meglio adeguare procedure e apparati alle attuali disposizioni di legge piuttosto che scrivere nuove regole?

Un esempio d’efficienza:
In data sabato 27 aprile 2013 si rompe un terminale e viene aperta manutenzione straordinaria per un problema su una Newslot (un fax viene inviato lo stesso giorno al concessionario); la pratica viene lavorata dal concessionario ed aperta il lunedƬ 29 aprile 2013 (perchĆ©, in barba al real time, il personale del concessionario non lavora nei giorni di sabato e domenica) generando cosƬ un giorno di forfettario; dopo qualche giorno (perchĆ© non ĆØ sempre possibile intervenire e risolvere il guasto nello stesso giorno come ĆØ facilmente comprensibile per apparecchi installati in ambienti terzi e spesso distanti dalla sede del manutentore) si apprende che per la riparazione della CPU della Newslot, nel frattempo inviata in assistenza, ĆØ necessario azzerare i contatori e quindi i dati contabili non potranno essere piĆ¹ recuperati. CosƬ al terzo incaricato della raccolta oltre all’inconveniente del guasto apparecchio, viene richiesto il pagamento delle imposte forfettarie per la Newslot ferma e in manutenzione. Nel sistema l’anello piĆ¹ debole della catena degli operatori paga le inefficienze di una rete “bucata” che nessuno si impegna ad ā€œaggiustareā€.