La squadra di Polizia amministrativa della Polizia Locale della Federazione ha svolto dei controlli mirati su diversi bar e sale slot dell’Alta Padovana, riscontrando diverse trasgressioni in due locali di Campodarsego, in violazione della legge regionale n. 38 del 2019 che regola il gioco d’azzardo con l’intento di contrastare il fenomeno della ludopatia. Le norme sono conosciute eppure i due locali in un caso avevano gli apparecchi new slot in funzione nella fascia d’orario di sospensione del gioco e nell’altro erano presenti due terminali multifunzione Pos, vietati dalla legge.

I fatti

Martedì sera, 21 marzo, gli agenti della Polizia Locale hanno svolto un controllo amministrativo in un bar nel centro di Campodarsego. Dal sopralluogo svolto è emerso che tutti gli apparecchi da gioco presenti nella sala slot erano accesi, violando la normativa regionale che prevede l’interruzione del gioco in determinate fasce orarie del giorno. Gli agenti hanno controllato il titolare, di origine cinese, e hanno individuato all’interno del locale tre persone impegnate nell’attività d’azzardo nonostante si fosse già entrati nella fascia oraria di sospensione serale dalle 18 alle 20. L’esercizio pubblico è stato così multato con una sanzione di 500 euro per ogni apparecchio trovato in funzione. Il bar era anche recidivo: infatti era stato multato dalla Polizia Locale già un anno fa per lo stesso identico motivo. «Ora l’esercizio pubblico rischia la chiusura definitiva degli apparecchi per il gioco, anche se il titolare provvede al pagamento delle sanzioni – spiega il comandante Antonio Paolocci –. La legge regionale prevede infatti la chiusura delle sale slot anche mediante l’apposizione di sigilli, nei confronti dei soggetti che nel corso di un biennio commettono tre violazioni delle norme».

Nel corso della stessa serata i controlli sono proseguiti in una sala scommesse e videolottery con sede in una frazione di Campodarsego, autorizzata con regolare licenza. Nel corso dell’ispezione è emersa la presenza di un sistema di pagamento Pos in violazione della legge regionale, in quanto non sono ammessi sistemi bancomat che permettano ai clienti di accedere facilmente ai contanti, oltre a quelli che portano con sé, appunto per limitare il più possibile l’attività del gioco d’azzardo. Al titolare della sala era già stato ordinato di rimuovere i Pos a seguito di un precedente controllo effettuato dalla Questura di Padova. Il gestore, anche in questo caso un cittadino cinese, ha dichiarato però di avere mantenuto in funzione i due terminali Pos perché a suo dire sono utilizzati dai clienti solo per pagare gli acquisti al bar e le scommesse, e non per gli apparecchi da gioco.

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