“Per quanto riguarda il settore Giochi, soprattutto durante i mesi di chiusura del gioco fisico in relazione alla diffusione dell’emergenza pandemica, è stato svolto un monitoraggio dell’andamento dei valori economici e quantitativi del gioco on-line. Le risultanze delle analisi sono state comparate durante gli incontri bilaterali con rappresentanti di omologhe Autorità nazionali e durante il tavolo di lavoro attivo tra i regolatori dei principali Paesi europei. ADM, in qualità di ente che presiede il Comitato per la Prevenzione e Repressione del Gioco Illegale (CoPReGI), ha siglato protocolli d’intesa su base territoriale al fine di contrastare il gioco d’azzardo, fenomeno in espansione anche a seguito delle misure restrittive imposte dalla pandemia”. E’ quanto si legge nel Libro Blu 2020 di Adm.
“Le entrate erariali del settore Giochi, che costituiscono l’ammontare totale dell’imposizione fiscale e del differenziale residuale tra Raccolta, Aggi e Vincite dei giochi che entrano nelle casse pubbliche, sono pari a 7,24 miliardi di euro. Il risultato del 2020 è diminuito del 36,27% rispetto al 2019. Rispetto al dato previsto per il 2020, il valore del gettito erariale del settore Giochi è inferiore del 37,85 per cento. Tale trend è sostanzialmente connesso alla riduzione del gioco fisico in Italia, dovuto alle chiusure dei punti gioco sul territorio nel periodo di lockdown. Soprattutto lo switch off degli apparecchi AWP e VLT, che rappresentano le categorie di gioco che contribuiscono maggiormente al gettito, rappresenta il fattore più determinante nella riduzione delle entrate erariali del 2020. Tenuto conto anche della fiscalità dei modelli di gioco, il netto spostamento dei volumi di gioco verso il gioco digitale a distanza, non ha sortito, in termini di gettito erariale, contro bilanciamenti rispetto alla riduzione del gioco fisico.
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Nei seguenti paragrafi è stato analizzato l’andamento della Raccolta del gioco fisico e del gioco a distanza. La Raccolta contribuisce in maniera residuale alle entrate erariali, pertanto le analisi non sono strettamente correlate al contributo all’Erario fornito dal settore Giochi, ma rappresentano spunti di riflessione in merito alla situazione nell’anno 2020, in cui la situazione di emergenza sanitaria da Covid-19 ha determinato una inversione di tendenza nelle scelte del cittadino, il quale si è orientato verso le tipologie di gioco a distanza.
Gioco fisico
L’andamento della Raccolta relativa al gioco fisico ha subito, nel corso dell’anno 2020, un brusco calo rispetto agli anni precedenti. Tale risultato dipende probabilmente dalla chiusura di agenzie di scommesse, sale gioco e bingo e dallo spegnimento delle slot machine durante il periodo di lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19. La chiusura del comparto fisico dei giochi potrebbe aver favorito la migrazione verso il gioco a distanza. In particolare, sulla base delle osservazioni degli anni precedenti, il valore della Raccolta atteso per il 2020 sarebbe stato pari a 74,42 miliardi di euro, ma il dato reale risulta essere quasi dimezzato (39,15 miliardi di euro).
Gioco a distanza
Osservando il trend della Raccolta relativa al gioco a distanza, risulta evidente che negli ultimi anni le abitudini del gioco in Italia sono cambiate. L’andamento di tale dato è infatti crescente e ciò dimostra che gli interessi dei giocatori in Italia sono sempre più orientati a favore delle modalità di gioco a distanza (es. Scommesse virtuali, ecc.). Il valore della Raccolta relativa al gioco a distanza risulta in ogni caso nettamente aumentata nel 2020 rispetto agli anni precedenti, in quanto probabilmente l’ondata pandemica e il conseguente lockdown hanno incentivato il ricorso alla modalità di gioco virtuale. L’ammontare della Raccolta nel 2020 è, infatti, superiore del 20,28 per cento rispetto al dato atteso sulla base dell’osservazione degli anni precedenti. È necessario considerare, inoltre, le recenti modifiche della regolamentazione del settore degli apparecchi da intrattenimento, per cui l’Agenzia ha fornito un supporto tecnico agli organi competenti: con la legge di bilancio 2019 è stato infatti determinato un aumento del prelievo erariale e una riduzione della percentuale delle somme giocate destinata alle vincite. Tali cambiamenti hanno ancor di più incentivato la migrazione verso il gioco a distanza”.