Nei giorni scorsi il personale della Questura di Cosenza (personale dell’U.P.G. e S.P., Squadra Amministrativa della Divisione PASI e del Commissariato di P.S. di Paola), in cooperazione con i Funzionari ADM dell’Ufficio dei Monopoli di Cosenza, ha svolto una vasta operazione in tutto il comprensorio della provincia di Cosenza, volta alla verifica degli apparecchi di gioco illegali. Nella fattispecie, 9 le sale giochi controllate, circa 50 gli apparecchi da gioco sottoposti a verifica di cui 20 sono risultati alterati, venendo quindi sequestrati.
Delle suddette apparecchiature alterate ammonta a circa 10mila euro il denaro posto sotto sequestro poiché frutto dell’illecita attività di frode informatica; la presenza di una doppia scheda (cosiddetto clone) permetteva di inoltrare solo dati parziali così da alterare la giocata ed eludere la corretta trasmissione dei dati inerenti le giocate a danno sia dei giocatori che dell’Erario.
L’ipotesi di reato è dunque frode informatica, per la quale risulta indagata la titolare di una ditta individuale sita in Tortora (CS) dedita alla gestione e al noleggio di tali apparecchiature presso vari esercizi commerciali della provincia di Cosenza, oltre che in Basilicata.
Gli Uffici in questione provvederanno al recupero dell’imposta evasa ed eleveranno le sanzioni amministrative previste dall’art. 110, comma 9, lett. f quater, del Tulps, stabilite in euro da 5.000 a 50.000 per ciascun apparecchio rinvenuto, oltre alla chiusura da trenta a sessanta giorni degli esercizi presso i quali sono stati rinvenuti gli apparecchi di gioco manomessi.
