I flipper e le freccette, anche note come dardi, sono tra gli apparecchi da intrattenimento che, per il legislatore italiano, devono sottostare a una rigida regolamentazione affinchè si possa esclude, in modo categorico, il loro utilizzo ai fini del gioco d’azzardo.
Proseguiamo il viaggio iniziato nella normativa riguardante il puro intrattenimento, dopo una prima parte dedicata agli apparecchi meccanici, con macchine altrettanto note come strumenti di puro intrattenimento.
Si tratta di apparecchi che il legislatore ha incluso nella categoria:
CATEGORIA AM4 | APPARECCHI ELETTROMECCANICI ATTIVABILI A MONETA O GETTONE, OVVERO AFFITTATI A TEMPO: FLIPPER, GIOCO ELETTROMECCANICO DEI DARDI E APPARECCHI SIMILARI |
Va detto che in entrambi i casi giochi elettromeccanici, prodotti esclusivamente all’estero, con moltissima parte elettronica e con copyright esclusivi. Non è raro che arrivino sul mercato italiano modelli usati, datati e importati di seconda mano. In tutti i casi, sia che si tratti di un apparecchio nuovo, sia che sia usato, vanno rispettate tutte le direttive all’art.8 (scheda esplicativa e documentazione tecnica), del Decreto del 18 maggio 2021, ovvero: scheda esplicativa (quando il flipper ha già il suo manuale in inglese), secondo quanto previsto al comma 4 lettere b),c),d) ,e),f), g). Nella scheda in questione va fornita:
- la descrizione, corredata da immagini a colori, della scheda di gioco, ove presente;
- la descrizione tecnica dei meccanismi adottati dal produttore della scheda di gioco, ove presente, per controllare l’accesso alla scheda stessa;
- la descrizione delle procedure adottate dal produttore della scheda di gioco, ove presente, per il caricamento del codice eseguibile del software di gioco all’interno della scheda stessa;
- la descrizione tecnica delle eventuali soluzioni adottate dal produttore della scheda di gioco, ove presente, per accedere alla scheda stessa attraverso le interfacce di comunicazione disponibili, indicando il dettaglio dei comandi, le relative funzioni ed il tipo di operazioni previste;
- la descrizione delle caratteristiche tecniche, hardware e software, di ciascun componente dell’apparecchio e delle relative modalità di funzionamento;
- la descrizione tecnica dei meccanismi adottati per controllare l’accesso ai vari componenti hardware e software dell’apparecchio, delle eventuali politiche di gestione delle password;
- la descrizione dei meccanismi predefiniti dal produttore dell’apparecchio per l’aggiornamento delle memorie elettroniche, ove previsti.
Chiariamo subito che tutti questi apparecchi hanno già tutte queste informazioni contenute in un manuale (normalmente in inglese).
A tutte questo va aggiunto un registro delle manutenzioni così come da norma all’articolo 9.
Per ciascun apparecchio deve essere predisposto dal produttore, o importatore dell’apparecchio, il registro delle manutenzioni; tale registro deve essere conservato fisicamente dal detentore dell’apparecchio o memorizzato in modalità informatizzata dal software presente sull’apparecchio.
Il registro delle manutenzioni riporta l’elenco delle manutenzioni straordinarie di ogni apparecchio, evidenziando per ciascun intervento:
a) la descrizione della manutenzione straordinaria e le componenti dell’apparecchio interessate;
b) la data di effettuazione della manutenzione straordinaria; i dati identificativi del soggetto che effettua la manutenzione straordinaria

Una simile disposizione, a cui ha pensato l’estensore del decreto, farebbe pensare che lo stesso non ha mai visto un flipper e non si rende conto di quanta componentistica è fatto il piano di gioco o una testata con le varie schede di controllo. Troppe per pensare alla manutenzione come un evento raro.
Difficile anche pensare che gli eventuali importatori possano fornire per la certificazione quanto richiesto dall’art.8 comma 4 in tutti quei casi in cui le aziende produttrici sono ormai chiuse da tempo — come Bally , Williams, Sega, Data Est e Gottlieb – non potendo fornire il codice sorgente o codice eseguibile previsto dagli articoli 2, 8 e 11 del Decreto notificato.
Analoga situazione per gli apparecchi tipo freccette o darts
foto: interno apparecchio freccette
Sono in genere su mobile verticale con un bersaglio da centrare attraverso freccette di plastica. Inserendo il gettone nell’apposita gettoniera, si dà inizio ad una partita nella quale i giocatori cercano di ottenere diversi punteggi colpendo i vari settori del bersaglio. Il punteggio viene indicato dagli appositi display. Vince chi ha ottenuto il punteggio più alto.
Le freccette o dart hanno parti elettromeccaniche ed elettroniche, hanno regolazioni ma non potranno mai rispondere alle caratteristiche richieste dall’art.2 lettere k) e lettera l) del decreto già citato, ovvero scheda esplicativa e documentazione tecnica.