Anche Torino tra i firmatari del Manifesto contro il gioco d’azzardo

(Jamma) Anche il comune di Torino dice basta al gioco d’azzardo e sottoscrive il “Manifesto dei sindaci per la legalità”. Gli obiettivi sono la riduzione dell’offerta del gioco d’azzardo, il contenimento dell’accesso e un’adeguata attività informativa e di prevenzione. Ma le pretese non si fermano qui; necessari anche un reale divieto di accesso da parte dei minori, una tassazione più equa delle concessionarie rispetto alle altre imprese in Italia, una trasparenza dei flussi di denaro dei concessionari, una moratoria per l’installazione di nuovi giochi e soprattutto il divieto dei messaggi pubblicitari (seguendo l’esempio di alcolici e tabacchi).

I firmatari vogliono una legge, non più rinviabile e soprattutto indispensabile per conferire ai sindaci il potere di regolare il settore nei propri territori. Nel dettaglio auspicano che sia consentito il potere di ordinanza dei sindaci per definire l’orario di apertura delle sale gioco, per stabilire le distanze dai luoghi sensibili come scuole, asili, e luoghi di aggregazione giovanile, e infine per avere il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo.

Insieme a Torino, sono già più di 200 i comuni che hanno sottoscritto il “Manifesto”, tra i quali Milano, Venezia, Piacenza, Bergamo, Ravenna, Villa San Giovanni, oltre alla Regione Calabria e la Provincia di Siracusa, promosso dalla Scuola delle buone pratiche – organizzata da Terre di mezzo e Legautonomie – con cui gli amministratori chiedono di essere messi in condizione di agire a contrasto del fenomeno, allo scopo di limitarne le conseguenze negative sulle comunità che amministrano.