Casinò di Venezia. Per la privatizzazione ora si attende la pubblicazione del bando di gara

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(Jamma) Ieri mattina poco dopo le 7 il consiglio comunale ha votato la delibera che prevede la cessione dei giochi per trent’anni ai privati. E’ stata una lunga maratona cominciata alle 4 di martedì pomeriggio che, seppur con qualche pausa è arrivata fino a mattina. Quasi quindici ore di discussione, 280 emendamenti e l’ostruzionismo dell’opposizione che in più riprese ha cercato di modificare i parametri della «vendita». L’operazione porterà nelle casse del Comune da oggi al 2043 quasi 900 milioni di euro.

La privatizzazione prevede un una tantum iniziale di 140 milioni, un canone annuo (a partire del terzo anno) pari al 10 per cento degli incassi con un minimo di 11 milioni, un canone aggiuntivo, sopra i 140 milioni, del 5 per cento. Il protocollo di intesa tra sindaco e sindacati ha poi rafforzato le garanzie per i dipendenti che ad esempio potranno essere licenziati per motivi economici solo a partire dal settimo anno.

Adesso servirà l’ok definitivo del ministero dell’Interno per pubblicare il bando di gara. Entro il 31 dicembre Ca’ Farsetti dovrà far l’assegnazione provvisoria per rispettare il Patto di stabilità. Soddisfatto il sindaco Giorgio Orsoni che ha partecipato fino alla fine del consiglio comunale: “Dobbiamo guardare responsabilmente al futuro di questa azienda e dei suoi dipendenti, e preservarla da una crisi certa. È per questo che dobbiamo cambiare la prospettiva industriale ed affidare la gestione a un operatore internazionale specializzato che dovrà essere forte, capace e competente. Non si sta attuando nessuna svendita ma al contrario quest’Amministrazione ha attivato un’operazione che consente di guardare con fiducia allo sviluppo di questa azienda nell’interesse di tutti”.

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