Limbiate: dopo il censimento delle slot, la giunta è decisa ad intervenire per frenare la ‘febbre da gioco’

(Jamma) Ci sono voluti due mesi per gli agenti della Polizia locale per controllare e censire le 134 slot dei bar di Limbiate, in Brianza. Il controllo è arrivato dopo una mozione approvata dal Consiglio comunale di maggio per sensibilizzare la dilagante ludopatia tra i residenti. 

Ora con questi dati da «febbre da gioco» l’amministrazione dovrà correre ai ripari e agire in modo concreto sul territorio su molti residenti. L’attività di controllo è stata coordinata dal comandante della Polizia locale, Ferdinando Longobardo e guidata dal commissario Raffaele Gregnanin. Il primo obiettivo era quello di fare un controllo e censimento delle apparecchiature da gioco presenti nei pubblici esercizi ed accertare eventuali irregolarità.

Infatti, quattro locali sono stati segnalati alla Guardia di Finanza e all’Amministrazione dei Monopoli per qualche controllo sulle modalità di utilizzo dei videogiochi. Non solo. Per altri 10 esercizi commerciali sono state rilevate violazioni nella conduzione dell’attività. Insomma una vera catastrofe su tutti i fronti. In supporto agli agenti della locale di Limbiate, nella parte finale dei controlli sono dovuti intervenire anche alcuni ispettori del Monopolio di stato per ispezionare la regolarità dei videogiochi senza che fossero stati manomessi.

Una vera e propria «taske force» che ha fatto i suoi blitz in ben 34 locali e due sale gioco del territorio. Gli affari vanno alla grande per i gestori, infatti sono state censite ben 134 apparecchiature : 119 slot machine e 15 vlt.

I limbiatesi maggiorenni (tra i 18 e 75 anni) sono 27mila sul territorio e quindi vi è un videogioco ogni 200 residenti. Tra l’altro oltre a slot machine ed altri videogiochi, vi sono altri intrattenimenti «mangia soldi». «Gratta e vinci» di ogni tipo, Bingo, scommesse di ogni genere, lotto, lotterie in tutte le salse che hanno un giro d’affari milionario. Gli agenti sono stati soddisfatti del lavoro per il risultato capillare sul territorio ma questa «febbre da gioco» è davvero inquietante e la giunta ora che ha i dati in mano deve inventarsi qualcosa per interrompere questo trend.

 

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