Goldbet vince ancora in cassazione

Per ben quattro volte, da gennaio ad oggi, i giudici della suprema Corte di Cassazione si sono espressi a favore del bookmaker austriaco.

La Suprema Corte di Cassazione rigetta il ricorso del Procuratore della Repubblica di Trani su una pronuncia del Tribunale del Riesame di Trani del 14/4/2011 in favore di GoldBet, condividendo appieno la memoria depositata dall’avvocato Marco Ripamonti che esamina i motivi del ricorso e ne evidenzia l’infondatezza.

La sentenza richiama l’Ordinanza Zungri e la Costa/Cifone ricordando che “in base ai principi di trattamento e di effetività nonchè agli artt. 43 e 49 CE, uno Stato Membro non può escludere una categoria di operatori dall’attribuzione di concessioni per l’esercizio di un’attività economica e, quindi, cercare di rimediare mettendo a concorso un numero rilevante di nuove concessioni ed, al contempo, proteggendo le posizioni commerciali acquisite”. Con tali pronunce la Corte di Giustizia si è allineata alla propria giurisprudenza precedente, e in particolare alla Sentenza Placanica.
“Un regime di monopolio statatale che operi attraverso le concessioni” – recita la sentenza in conclusione – può non confliggere con i principi del Trattato CE, ma le eventuali limitazioni imposte devono rispondere a precisi principi concernenti la libertà di insediamento e di prestazione dei servizi e a motivi imperativi di interesse generale con proporzionalità, non discriminazione, trasparenza e chiarezza”.

In mancanza di tali requisiti la disciplina nazionale in contrasto deve essere quindi disapplicata.

Grande soddisfazione è stata espressa da tutto lo staff legale per quest’ennesimo successo frutto del grande lavoro di squadra che l’azienda sta portando avanti.

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